Le antiche tradizioni della mezzadria toscana rivivono all’auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini con lo spettacolo “Dall’omonimo libro di Pietro”. Sabato 24 marzo alle ore 21 il poeta estemporaneo Marco Betti, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, porterà in scena la storia del mezzadro Pietro Pinti, tratta dal libro scritto proprio da quest’ultimo ed intitolato “Il libro di Pietro”.
Lo spettacolo nasce dalla volontà di Betti di conservare la memoria legata al mondo e agli scenari della mezzadria contadina, una vita così lontana dai ritmi e dalle abitudini di oggi, ma i cui usi e costumi trovano ancora spazio nella società odierna. Quello di Pietro Pinti infatti era un mondo contadino fatto di tradizioni e condivisioni, un universo fatto di lavoro, concretezza e stretto rapporto con il territorio, ma anche di contatti umani e di una comunicazione basata sul silenzio e l’ascolto.
Lo spettacolo prende spunto da alcuni ricordi e da episodi vissuti in prima persona da Pietro Pinti e raccolti nel suo libro, ma che di fatto non parlano solo della vita dell’autore, ma raccontano un’intera generazione di italiani nati prima della Seconda Guerra Mondiale. Sul palco dell’auditorium de Le Fornaci il punto di vista di un semplice contadino toscano si unisce così alla memoria storica di un intero paese, attraversando l’ascesa del fascismo fino alla ripresa postbellica. La rappresentazione, il cui ingresso è gratuito, alternerà la lettura di testi tratti da “Il libro di Pietro” a poesie in ottava rima, canzoni popolari, rispetti e stornelli della tradizione toscana.