È fissata per il 26 marzo prossimo la prima data per l’asta della Cotto Pratigliolmi, la storica azienda faellese dichiarata fallita nel maggio 2019. C’è dunque attesa tra gli ex lavoratori dello stabilimento, che nel corso dell’incontro tenutosi stamattina nel palazzo comunale di Piandiscò, alla presenza delle sigle sindacali e del primo cittadino di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli. Impazienza e soprattutto preoccupazione, per conoscere quale sarà il proprio futuro – quello di 52 persone attualmente in Naspi, per molti dei quali rappresenta l’unica fonte di reddito per sé e le proprie famiglie e che ogni mese si riduce del 3% – e il destino dell’azienda che verrà messa in vendita nella sua interezza (stabilimento, utenze, macchinari per la produzione e cava) per una cifra di partenza pari a 8 milioni di euro.
Piena solidarietà da parte del sindaco Cacioli, che ha ribadito ai lavoratori tutto il supporto possibile che l’Amministrazione potrà dare entro le sue competenze. “Parlando con il curatore è emerso che c’è l’interessamento di qualche soggetto – ha spiegato Cacioli – Non ci sono stati forniti nomi e nessun altro dettaglio, ma la speranza è che qualcuno si faccia avanti davvero, se non alla prima asta, solitamente meno vantaggiosa da un punto di vista economico, almeno in quella successiva”. Le aziende e gli imprenditori interessati avranno tempo fino al 24 marzo 2020 per presentare la propria offerta per la prima gara prevista due giorni dopo.
“La speranza dei lavoratori è quella di continuare a fare il mestiere che sanno fare e che li qualifica come maggiori esperti nel settore, avendo raggiunto in alcuni casi anche i quarant’anni di esperienza in azienda” commenta Gilberto Pittarello della CISL, presente insieme a Fabrizio Conti della CGIL e Francesco Santacroce della UIL “Siamo in costante contatto con il curatore fallimentare, e il nostro obbiettivo è la riapertura della Cotto Pratigliolmi e il successivo reinserimento degli ex dipendenti”. Un aspetto quest’ultimo non così scontato e su cui ci sarà bisogno di tutta la mediazione da parte dei rappresentanti sindacali, visto appunto il fallimento della Cotto Pratigliolmi e la conclusione definitiva del rapporto con i suoi lavoratori.
“Abbiamo scelto di aprire alla stampa questo incontro tra lavoratori, sindacati e rappresentanti istituzionali per rendere note e ancora più evidenti alcune situazioni all’interno della vicenda che meritano di essere prese in considerazione in occasione della prossima apertura dell’asta – commenta l’Assessore alle Attività Produttive Filippo Casini – Sono infatti importanti le capacità e le conoscenze lavorative possedute dagli ex dipendenti dell’azienda per cui auspichiamo sia considerata prioritaria una loro riassunzione in caso di riapertura”.
“L’Amministrazione è vicina ai lavoratori, e condivide le preoccupazioni loro e delle famiglie. La Pratigliolmi ha portato il nome di Faella e del nostro Comune in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali, grazie all’alta qualità dei prodotti realizzati. Sarà percorso ogni passo possibile, in termini di competenza e disponibilità, per agevolare il superamento di questa difficile situazione, la più grave ferita arrecata al nostro territorio accanto a quella della Bekaert di Figline Valdarno” conclude il sindaco Cacioli.