Ammontano a oltre 1 milione e 200mila euro i lavori di manutenzione ordinaria che il consorzio di bonifica ha effettuato durante il 2020 lungo i corsi d’acqua del Valdarno aretino. Oltre 150 km di reticoli idrici messi in sicurezza con interventi di prevenzione dal rischio idraulico che hanno consentito di affrontare la stagione delle piogge con maggior tranquillità.
Ripercorrendo i principali interventi effettuati, dal fondovalle fino a risalire progressivamente ai rilievi collinari, i lavori si sono inizialmente concentrati nell’area tra Montevarchi e San Giovanni dove l’operazione alvei puliti ha interessato molti tratti. Uomini e macchine si sono poi spostati nel comune di Bucine, sul torrente Ambra, in particolare tra Levane e la frazione omonima, sul torrente Caposelvi a Mercatale, sul Torrente Trove a Capannole e sul Borro di San Salvadore a Bucine.
Nel comune di Laterina Pergine Valdarno sotto restyling Il Borro Bigonzi, il Ganascione, lo Scerfio e la scogliera a protezione della sponda destra dell’Arno, in prossimità di Santa Maria in Valle, interessata da franamenti causati dalle piene invernali del fiume. Anche nel territorio di Castelfranco Piandiscò la manutenzione ordinaria si è conclusa con il gran finale: la rimozione del Poligono del Giappone dal Faella. Il taglio è slittato di qualche settimana rispetto al cronoprogramma per attendere la fine della stagione vegetativa dell’infestante, unico modo per tentare di contenerne la propagazione in un’area dove la sua moltiplicazione sembra inarrestabile.
Completati i cantieri decollati nel 2020, adesso il Consorzio attende il via libera della Regione Toscana per dare inizio all’attività programmata per il 2021. “Il piano è stato adottato dall’Assemblea del Consorzio prima della fine del 2020 ed è stato elaborato con la collaborazione di tutti i sindaci e i tecnici dei comuni della vallata. Prezioso è stato come sempre il contributo dei cittadini che con le loro segnalazioni ci hanno evidenziato alcune criticità circoscritte. Ogni indicazione è stata valutata e, se ritenuta importante ai fini della sicurezza idraulica, è stata inserita nel programma dei lavori”, spiega la Presidente del Consorzio Serena Stefani.
In attesa del semaforo verde per il PAB (acronimo di piano delle attività di bonifica) 2021, continuano sul territorio la vigilanza e l’esecuzione di interventi puntuali. “Abbiamo posto sotto stretta sorveglianza soprattutto le alberature pericolanti presenti lungo i corsi d’acqua che, all’improvviso, potrebbero trasformarsi in ostacoli e compromettere la funzionalità delle aste fluviali”, aggiunge l’ingegner Beatrice Lanusini, referente di area del settore difesa idrogeologica, ricordando che gli interventi di rimozione delle piante malate o instabili sono stati programmati in diversi punti della vallata.