Esprime parole di perplessità Mario Bonaccini, presidente del Calcit Valdarno Fiorentino, in merito all’inaugurazione del nuovo Centro Medico Avanzato presso l’ospedale Serristori di Figline. “Mi auguro che serva alla popolazione ma non mi ha convinto né quanto ha detto il presidente Giani né gli altri intervenuti – ha dichiarato il presidente a margine dell’inaugurazione di stamattina – Non sarà comunque un pronto soccorso, sia chiaro, perché mi sembra che venga barattata questa funzione con una specie di pronto soccorso. Vigileremo anche perché l’attrezzatura presente in questo momento non è adeguata, come del resto non lo è il personale che dopo sei ore di lavoro alla mattina si ritrova a doverne fare altre 6 aggiuntive, con tutto quello che consegue un carico di lavoro di 12 ore. Staremo a vedere, ci auguriamo che il CMA serva davvero alla popolazione”.
Bonaccini torna anche sulla situazione del reparto di oncoematologia del presidio figlinese. “Mi convincono le parole sulla permanenza della dottoressa, quello che non mi convince è l’attuale situazione dell’oncoematologia con il trasferimento di alcuni pazienti a Torregalli dovuti a cure complesse e questo non è vero: mi auguro che l’oncoematologia per il Serristori torni a essere un punto di eccellenza come sempre è stato, dove si vive la malattia con umanità – conclude il presidente del Calcit Valdarno Fiorentino – Spero quindi che si torni indietro su questo aspetto e sul trasferimento forzato di alcuni pazienti”.