Le celebrazioni del 25 aprile si sono unite alla lotta per il lavoro e l’occupazione a Terranuova Bracciolini. Questa mattina, in occasione della commemorazione della Liberazione, il corteo è partito dallo stabilimento Fimer, sfilando poi per le piazze del paese fino ad arrivare in piazza della Repubblica e della Resistenza.
Un gesto di solidarietà per quei lavoratori che, ormai da circa un anno e mezzo, sono in attesa di conoscere il proprio futuro e quello di uno storico sito industriale che oggi vede impiegati 280 dipendenti a cui si aggiungono quelli dell’indotto. Una vertenza attualmente in fase di stallo, di cui ancora non si conosce con certezza il nome di un possibile soggetto interessato a rilevare lo stabilimento. Negli ultimi mesi sono stati diversi i nomi accostati alla fabbrica, negli ultimi giorni è circolata l’indiscrezione di un fondo legato alla McLaren, che avrebbe già presentato una proposta vincolante. Una prospettiva su cui i sindacati vanno cauti, ribandendo ancora una volta la necessità che, chi ne ha la competenza, confermi e ufficializzi il tutto.
“L’azienda versa in uno stato di crisi di liquidità, ma allo stesso tempo opera in un settore che è trainante a livello mondiale, quindi ci troviamo di fronte a un paradosso – il commento del sindaco di Terranuova Bracciolini – Sergio Chienni – Siamo a un bivio: da un lato il rischio dell’amministrazione straordinaria o peggio del fallimento, dall’altro se venisse confermata la presenza di questa proposta sarebbe un orizzonte concreto che può salvaguardare i lavoratori. Per questo chiediamo a chi ha il potere di farlo di esercitare al massimo la propria funzione affinché i dipendenti dello stabilimento e i lavoratori dell’indotto vengano tutelati come meritano”.
“Si tratta di una vertenza dove le voci si sono sempre rincorse – ha dichiarato Alessandro Tracchi, segretario generale Cgil Arezzo – Noi con le iniziative lanciate da mercoledì chiediamo a chi ne ha autorità e competenza che ci venga confermata questa voce. Ci risulta che ci sia questo fondo d’investimento legato a McLaren, per questo chiediamo con insistenza che ci venga confermato per avviare un confronto e capire che cosa si prospetta per l’azienda, per questi lavoratori, ma anche per la comunità e i creditori”.
“Anche quest’anno siamo qui come lo scorso anno, sempre con un bellissimo corteo per porre l’attenzione su questa vertenza. Una vicenda che rimane paradossale, a un anno di distanza siamo a fare lo stesso corteo perché la situazione non si è sbloccata – commenta Luana Casucci, Uilm Firenze Arezzo – L’investitore che attendiamo ancora non sappiamo se ci sarà o meno. Aspettiamo domani mattina, un incontro convocato dalla Regione con la direzione della fabbrica, la proprietà, i sindacati e il Comune di Terranuova Bracciolini. Vediamo chi si presenterà e se ci verrà prospettato qualcosa di più specifico su come andrà avanti lo stabilimento”.
“È un 25 aprile che avevamo messo in conto, non è la prima festività a cui vediamo legata la vertenza Fimer sembra ormai diventata una routine – le dichiarazioni di Ilaria Paoletti, Fim Cisl – Aspettiamo domani per vedere se l’incontro andrà a buon fine, nell’attesa che ci venga ufficializzato l’investitore e che l’offerta ci sia per una risoluzione positiva. Noi in caso contrario siamo già pronti a iniziative come un sit in e un presidio davanti al tribunale”.