C’è l’ok da parte del Consiglio comunale di Figline e Incisa al progetto definitivo-esecutivo per la demolizione e la ricostruzione dei locali dell’area ex Macelli posizionata tra via Dante e piazza Mazzanti a Incisa. Il piano prevede la realizzazione di un edificio di dimensioni uguali a quelle attuali, circa 350 mq, di cui 2/3 da destinare alle attività della biblioteca comunale “Gilberto Rovai” e alle sue attività mentre il resto dello spazio a una sala polivalente destinata a varie attività (tra le ipotesi di utilizzo un centro sociale, insieme ad attività di tipo culturale e sociale). Si tratta di un’operazione che consentirà di risparmiare 15mila euro all’anno, che corrispondono al canone di affitto attualmente versato dal Comune per i locali di piazza Parri, in cui ha sede la biblioteca di Incisa.
Per la realizzazione di questo nuovo edificio, il Comune ha investito circa 450mila euro, di cui 215mila ricavati da un contributo regionale riservato ai progetti che riqualificano le rive del sistema fluviale dell’Arno. Il Comune è risultato vincitore di questo contributo grazie al progetto di riqualificazione dell’area, valutato positivamente per: la posizione dell’edificio, che si trova in prossimità della riva dell’Arno; per la vicinanza della struttura ad altri spazi pubblici, come i giardini di piazza Mazzanti e il complesso sportivo di via Olimpia. Il prossimo step procedurale, che precede la partenza dell’intervento, consiste nella gara d’appalto e nell’aggiudicazione dei lavori, che sono in programma nel 2020.
“Dopo varie indagini e verifiche strutturali, è emerso che ristrutturare l’edificio non è conveniente né dal punto di vista economico né funzionale – ha spiegato l’assessore Francesca Farini -, perché presenta numerose criticità di tipo statico ed energetico. Per questo motivo, abbiamo ritenuto più opportuno procedere con la ricostruzione anziché con la ristrutturazione dell’edificio esistente, da rivitalizzare e da restituire ai cittadini attraverso l’utilizzo degli spazi per la biblioteca e per l’apertura di una sala polivalente. Questi spazi avranno accessi separati, in modo che la chiusura dell’uno non precluda l’utilizzo dell’altro. Inoltre, questa operazione consentirà al Comune di ottenere sia un risparmio immediato, dato dall’eliminazione del canone di 15mila euro di affitto annuale degli spazi della biblioteca e dall’eliminazione dei costi di manutenzione di un edificio inutilizzato, sia un risparmio di lungo periodo, di tipo energetico. Il progetto, per esempio, prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico, che garantirà la copertura del 50% del fabbisogno energetico dei locali, oltre che la produzione di energia green”.