Il taglio ufficiale del nastro, le parole del critico letterario Piero Dorfles, spettacoli per grandi e piccini, musica swing, Italo Calvino recitato in giardino, tanta gente a sbirciare i nuovi scaffali e a sfogliare le pagine dei libri. E pure un video-saluto di Leonardo Pieraccioni per ricordare il suo amico Gilberto (cui aveva reso omaggio in “Ti amo in tutte le lingue del mondo”).
È stata una grande serata di festa quella che ieri ha celebrato l’inaugurazione della nuova sede della Biblioteca Comunale Gilberto Rovai a Incisa, in piazza Mazzanti. Proprio nello spirito con cui è nata questa nuova sede: non soltanto un luogo di cultura ma anche di incontro e di socializzazione, un punto in cui poter ospitare incontri, attività, laboratori e altre iniziative anche oltre il consueto orario di apertura al pubblico.
Dopo il taglio del nastro da parte della sindaca Giulia Mugnai alla presenza del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del consigliere regionale Cristiano Benucci e della famiglia Rovai, è stato il critico letterario Piero Dorfles a parlare al pubblico dialogando con il giornalista Iacopo Gori, a sua volta grande amico di Rovai (col quale aveva scritto il libro Le grida degli urubù).
“I libri, se sappiamo leggerli, sono la più straordinaria risorsa per affrontare le situazioni più complesse e dolorose della vita” ha scritto Dorfles nel suo recente Il lavoro del lettore. Perché leggere ti cambia la vita. “La forza d’animo può fare davvero tanto per se stessi e gli altri e mi piacerebbe che quella forza fosse in ogni libro di questa bella biblioteca” ha detto Leonardo Pieraccioni nel suo saluto video, ricordando l’incisano Gilberto Rovai, scomparso nel 2004.
A seguire una serie di eventi: dalle letture “one-to-one” delle poesie del Canzoniere di Francesco Petrarca ai laboratori per bambini, dallo spettacolo di giocoleria e clowneria ai consigli letterari del Gruppo di lettura, con i food truck in funzione per cibo, bevande e gelati. Un modo per apprezzare gli spazi interni, affacciati con ampie finestre sul corso dell’Arno, e quelli esterni della struttura costruita appositamente per ospitare la biblioteca nel luogo dove un tempo sorgevano i Macelli, riqualificando un punto strategico del territorio grazie all’impegno diretto dell’Amministrazione comunale e all’importante contributo della Regione Toscana.
E poi ancora a seguire il concerto live del Tea for Three Swing Quartet, il laboratorio di piccolo circo per bambini. E infine, quando ormai era la calata la notte, l’interpretazione delle Cosmicomiche di Italo Calvino (di cui ricorre il centenario della nascita) nella tappa speciale del tour del “Giardino di Alceste” in quello spazio verde che adesso ricorderà la dipendente comunale Gabriella Operi.
“Inaugurare questa biblioteca significa per noi tante cose – ha detto la sindaca di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai – promuovere la lettura, la socializzazione, lo studio, riqualificare un’area fino ad ora abbandonata e restituirle bellezza. Ma significa anche lavoro di squadra e intersettoriale. Sono tante, infatti, le professionalità e i servizi comunali che ci hanno permesso di arrivare fin qui, a partire dall’intercettazione dei fondi fino al progetto, ai lavori veri e propri, agli arredi, al trasloco e alla catalogazione di ogni singolo volume, che da oggi potrete già prendere in prestito. Per questo abbiamo concepito la giornata di oggi come una festa, durante la quale celebrare questo grande progetto collettivo, ringraziare uno ad uno chi l’ha reso possibile e ricordare anche una nostra dipendente comunale, Gabriella Operi, che ci ha lasciati troppo presto ma che sarebbe dovuta essere parte attiva del progetto ‘nuova biblioteca Rovai’. Per questo motivo, quindi, le abbiamo voluto dedicare il giardino della biblioteca, che contribuisce a dare ”quel tocco’ in più a questi spazi rinnovati. Un ringraziamento anche alla Regione, per il contributo economico all’edificio, che essendo di proprietà comunale ci permetterà di risparmiare la cifra finora investita nell’affitto dei vecchi locali di piazza Parri, e a Leonardo Pieraccioni che, pur non potendo esser presente all’inaugurazione ci ha voluto mandare un video messaggio di saluto alla biblioteca, che porta il nome di un personaggio di un suo film, oltre che suo grande amico”.