Il Comune di San Giovanni Valdarno sta valutando se richiedere i danni per la permanenza questa estate del convoglio contenente rifiuti speciali nella stazione ferroviaria cittadina. Una possibilità presa in considerazione come spiegato stamani dal sindaco della città Valentina Vadi a seguito di quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Procura di Arezzo, che ha comunicato l’esito delle analisi effettuate sul contenuto dei 32 container rimasti fermi dal 20 luglio al 4 agosto sui binari 5 e 7: quelli che avrebbero dovuto essere rifiuti urbani provenienti dalla Campania e diretti in Austria in realtà erano “rifiuti pericolosi, non stabilizzati e non idonei al trasporto né smaltibili e in discarica per l’elevata concentrazione di metalli pesanti”.
Una notizia che Vadi ha letto “con apprensione”, la stessa provata in quei giorni d’estate che il primo cittadino ripercorre così. “Furono giorni davvero difficili con i cittadini residenti nei pressi della stazione che cominciarono a segnalare a me e alla locale stazione dei carabinieri, già nella serata del venerdì, la presenza di oltre 30 vagoni dai quali emanava un odore insostenibile, amplificato dal caldo di quelle giornate di piena estate. Non era possibile aprire le finestre e quei miasmi nauseabondi entravano dentro le abitazioni. Non è stato facile sopportare la presenza dei 30 container per 6 giorni e 5 notti e in alcuni momenti sembrava impossibile riuscire a farli muovere per farli tornare da dove erano partiti. Numerosi furono gli appelli che feci, in qualità di sindaco, e che fece, insieme a me, il vicesindaco Paola Romei, alle istituzioni preposte perché con rapidità venisse liberata la stazione di San Giovanni Valdarno dalla presenza dei 30 vagoni”.
“C’è stato un lavoro intenso e sinergico tra varie istituzioni – la Procura della Repubblica, la Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura, Arpat Arezzo, la Asl, il Comune, Rfi – perché finalmente, il giovedì pomeriggio i convogli potessero ripartire. Quello che emerge oggi, grazie agli accertamenti tecnici del Dipartimento Arpa Campania e dei Carabinieri Forestali di Caserta, su mandato della Procura di Arezzo, è un quadro molto preoccupante di rifiuti speciali non dichiarati tali e di container non adatti per quel trasporto – prosegue Vadi – Dopo la partenza dei treni, l’Ufficio Ambiente del Comune di San Giovanni Valdarno ha emesso due ordinanze, una nei riguardi di Rfi e l’altra nei riguardi della società incaricata del trasporto ferroviario dei rifiuti, per la ripulitura dei binari, ordinanze eseguite entrambe con tempestività. Alla luce di quanto emerso in queste ore, a ragion veduta, tutte le azioni che abbiamo messo in campo in quei giorni come amministrazione comunale sono state giuste, opportune, doverose ed irrinunciabili a tutela della salute pubblica”, ha concluso il sindaco di San Giovanni Valdarno.