“L’effetto delle bollette impazzite, l’aumento incondizionato dei prezzi delle materie prime e di conseguenza dei prodotti finiti, l’inflazione galoppante che non vedevamo dai lontani anni ottanta, stanno danneggiando profondamente tutto il tessuto economico del nostro Valdarno”. A dichiararlo è Rachele Turrini, presidente di Confesercenti Valdarno che interviene sul tema dei rincari.
“A subirne gli effetti negativi sono le piccole e medie imprese del commercio, del turismo della somministrazione, dei servizi alla persona, dei servizi in generale e del commercio su area pubblica – prosegue la presidente – Ovvero tutto il tessuto economico presente in maniera capillare nei nostri centri storici, nei capoluoghi, nelle frazioni, in collina e in montagna”.
“Queste attività erano già state messe a dura prova durante la pandemia da Covid 19 per due lunghissimi anni; è giusto ricordarsi lo sforzo compiuto da queste in quel periodo offrendo un ruolo di presidio territoriale e servizi primari. Come Confesercenti – conclude Turrini – stiamo lavorando, a tutti i livelli, per mettere in campo soluzioni per far fronte a questa situazione di rincari smisurati. Le nostre imprese hanno bisogno di risposte e quello che conta è solo il risultato”.