“Siamo davvero molto preoccupati”. È un commento chiaro quello che il sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, ha rilasciato riguardo i disagi causati dai container ferroviari fermi da ieri alla stazione cittadina. I vagoni, a causa delle alte temperature registrate in questi giorni, hanno iniziato un gocciolio di percolato che sta provocando un forte odore impattante per l’area circostante. “La giornata di ieri è passata nel silenzio più totale – prosegue il primo cittadino – senza nessun segnale da parte delle autorità competenti su questa vicenda e la notte, con le alte temperature e l’impossibilità per i residenti vicino alla stazione di aprire le finestre per il puzzo insopportabile, è stata un incubo”.
Entrando nello specifico della vicenda, secondo quanto riferisce Arpat si tratta in tutto di 16 carri merci ognuno trasportante due container con copertura telonata, tutti contenenti rifiuti classificati con CER 190501 (parte di rifiuti urbani e simili non compostata), provenienti dalla Campania e diretti in Austria. I carri sono trasportati da Mercitalia Rail Srl mentre la proprietà dei container è dell’impresa Enki Srl. La calura estiva ha favorito la perdita a terra di percolato da 14 dei 16 carri. Il personale Arpat, sentito il magistrato, ha disposto il sequestro del convoglio affidando la custodia a RFI, cioè Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria.
Nel frattempo residenti, proprietari di attività commerciali, i pendolari di passaggio alla stazione, studenti e docenti della vicina università hanno lamentato miasmi insopportabili. Coloro che abitano nelle prossimità della stazione sono obbligati a sopportare un odore acre ed intenso e sono impossibilitati ad aprire le finestre. Il Comune di San Giovanni, dopo i sopralluoghi di lunedì primo agosto, ha così provveduto a emanare un’ordinanza contingibile ed urgente (ai sensi dell’art. 50 del Dlgs 267/2000) intimando al proprietario dei container Enki Srl ed al trasportatore Mercitalia Rail Srl l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza dei container al fine di prevenire potenziali inquinamenti. L’ordinanza, oltre che ai destinatari, è stata notificata ad Arpat, Ausl Toscana Sud Est, Procura della Repubblica (al magistrato di turno) ed alla Prefettura (quale attività di governo). Detto questo, la situazione non ha avuto segni di risoluzione e nel corso dell’intera giornata di ieri non è emersa alcuna novità in merito.
“I container sono stati posti sotto sequestrato su iniziativa del magistrato di Arezzo e non possono essere sigillati da Rfi che li ha in consegna, continuano a perdere percolato, oltre che mandare un odore insostenibile. Mi appello nuovamente – insiste il sindaco Vadi – alle autorità competenti, prima di tutto alla Procura di Arezzo, alla Prefettura di Arezzo, ad Arpat, alla Asl Toscana Sud Est perché si adoperino per spostare dalla stazione di San Giovanni Valdarno i vagoni con i rifiuti. Invito tutti di persona a recarsi a constatare con i propri occhi la situazione e a sentire l’odore acre che ogni giorno chi vive vicino alla stazione è obbligato a sopportare. È una situazione straordinaria e del tutto inattesa ma i disagi che provoca non possono assolutamente ricadere tutti sulle spalle dei sangiovannesi. Si trovi al più presto una soluzione e si spostino quei vagoni prima che la situazione si aggravi ancora di più di quanto già critica è adesso in termini igienico-sanitari e di ordine pubblico”, ha concluso il primo cittadino.