Ha visto una grande partecipazione la cena di beneficenza in favore dei profughi ucraini organizzata ieri sera nei locali del pallaio di San Giovanni Valdarno dal Circolo Bocciofilo Sangiovannese in collaborazione con l’associazione culturale e politica SanGiovanniLab, l’Associazione “Sandro Pertini” e il contributo dei soci Coop di San Giovanni.
La serata ha richiamato molti cittadini e i rappresentanti delle istituzioni che, oltre a poter offrire il proprio contributo per la raccolta fondi, hanno potuto ascoltare dal vivo delle importanti testimonianze sul conflitto ucraino. Sul palco del circolo bocciofilo, infatti, dopo le parole del sindaco di San Giovanni Valentina Vadi, di Cristina Ermini (presidente di SanGiovanniLab) e di Francesco Carbini (presidente dell’Associazione “Sandro Pertini”), sono intervenuti Gabriele Parti della Misericordia di Cavriglia e San Giovanni, Graziano Bocci e Filippo Bianchi del Comitato Ukranian-Aid e Nataliya Moseichuk, rappresentante della comunità ucraina in Valdarno. Ognuno di loro ha raccontato una sfaccettatura delle crudeltà della guerra – vista dagli occhi sia di chi la sta subendo sia di chi ha portato aiuti e supporto – per un evento di solidarietà, ma anche di sensibilizzazione.
“Una bellissima serata, molto partecipata, dalla gente comune e anche dai rappresentanti istituzionali, la presenza del sindaco Vadi ci ha fatto molto piacere – ha dichiarato Francesco Carbini, presidente dell’Associazione Pertini – I fondi raccolti, sia quelli derivanti dall’incasso della cena e della lotteria che i beni di prima necessità che stiamo continuando a raccogliere presso il centro Rosselli li daremo alla comunità ucraina in Valdarno che si occuperà di consegnarli direttamente nel proprio Paese: questo per evitare quello che purtroppo sovente accade in guerra, cioè che parte dei prodotti vada dispersa. In questa occasione vorrei ringraziare Dolcezze Savini e un nostro socio Giuseppe Brandini, che si è fatto da tramite con l’azienda che fornirà per valore di 15mila euro vari dolciumi che verranno portati a Bucha, Irpin, i posti che tutti vediamo ora in televisione e di cui c’è bisogno di aiuto anche per il minimo sostentamento”.
Dall’Ucraina arrivano foto e video per la consegna dei fondi e dei beni di prima necessità, una testimonianza che per Carbini dà una particolare soddisfazione per l’impegno e la sensibilità che la città di San Giovanni e il territorio valdarnese hanno dimostrato finora. “Viene la pelle d’oca, come quella che abbiamo avuto stasera nel ricevere queste testimonianze, sia di chi come il Comitato Ukrain-Aid e la Misericordia è andato direttamente là, sia di chi dall’Ucraina vive ormai da tanti anni qui da noi. Abbiamo avuto ospite stasera una profuga proveniente da Odessa che ci ha raccontato cosa sta succedendo, sono cose che toccano nel profondo – aggiunge Carbini – La soddisfazione nostra è di riuscire a fare qualcosa di concreto e solidale, che va al di là della guerra e delle responsabilità, che fanno a capo a Putin e a una tirannia costruita negli anni e che ora vediamo, determinata anche purtroppo dalle relazioni internazionali, compreso anche il nostro Paese”.
Guardando avanti, la solidarietà per l’Ucraina non si ferma. “Sta continuando la raccolta di beni di prima necessità e poi dato il contatto diretto che abbiamo con l’Ucraina capiremo come muoversi e cosa sviluppare. Vedremo ad esempio se ci sarà la possibilità da parte della comunità ucraina di poter costituire un’associazione no profit fatta da soli ucraini che possa godere di agevolazioni fiscali nel nostro Paese – conclude Carbini – per poter ulteriormente aiutare una popolazione che avrà bisogno d’aiuto per diverso tempo”.