Si è conclusa con un’indagine lampo di 48 ore l’attività di ricerca dei carabinieri della stazione di Montevarchi, che hanno identificato e denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria un individuo che aveva trafugato uno smartphone di ultima generazione lasciato temporaneamente incustodito dalla legittima proprietaria sul tavolino di un bar della città.
L’episodio risale alla metà della scorsa settimana, quando una signora valdarnese residente a Montevarchi ha sporto denuncia ai militari dell’Arma della stazione locale: la donna ha raccontato che, come sua abitudine, si era recata a far colazione in un bar pasticceria del centro. Terminata la consumazione, la signora si è alzata per andare a pagare alla cassa e poi avviarsi a piedi verso casa. Percorse però alcune centinaia di metri, si è accorta di non avere con sé il telefono, per questo motivo è tornata indietro verso il bar, ma la ricerca all’interno del locale – molto frequentato all’ora della colazione – si è rivelata infruttuosa: dello smartphone nessuna traccia.
Date le circostanze, la donna ha realizzato che con ogni probabilità il cellulare le deve essere stato sottratto direttamente dal tavolino dove era seduta e dove lo aveva lasciato incustodito. Senza lasciarsi vincere dallo sconforto del primo momento – sullo smartphone custodiva i ricordi di una vita, tra sms, chat whatsapp e fotografie – la vittima ha così deciso di recarsi a sporgere denuncia ai carabinieri. Raccolte le dichiarazioni della signora, i militari di Montevarchi si sono subito attivati nelle ricerche, effettuando al bar i primi rilievi. Grazie alle dichiarazioni di alcuni testimoni e alle immagini del circuito di videosorveglianza il quadro è stato immediatamente chiaro: un uomo, giunto a piedi in prossimità del locale, dopo un brevissimo sopralluogo ha notato lo smartphone e, assicurandosi che il proprietario non fosse nelle vicinanze, con una rapida mossa lo ha agguantato per poi dileguarsi velocemente. Una vera e propria azione fulminea, durata meno di un minuto.
Vista la sicurezza con cui il soggetto si è mosso, i carabinieri hanno concentrato immediatamente le ricerche sui pregiudicati del luogo, un’intuizione rivelatasi corretta. Grazie ai filmati raccolti dalle telecamere private e comunali disseminate lungo l’itinerario di arrivo e di fuga del malfattore, i militari sono riusciti a identificarlo nel giro di poche ore: si tratta di un uomo originario della provincia di Palermo, già coinvolto in svariate altre vicende giudiziarie del territorio. I carabinieri lo hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo. Lo smartphone è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro, per essere prontamente restituito alla legittima proprietaria.