“La chiusura estiva del casello Firenze Impruneta ci ricorda ancora una volta quanto siano inadeguati a concertare e incapaci a pianificare gli amministratori locali della cintura fiorentina e il sindaco della città metropolitana. Perché se è vero che quei lavori sono improcrastinabili, è altrettanto innegabile come gli enti locali si siano seduti tardi e male al tavolo con Autostrade S.p.A. L’imperdonabile conseguenza di questo scellerato lassismo è un pericolo grave e concreto: se infatti la scarsa e tortuosa viabilità alternativa adottata all’ultimo tuffo non funzionerà a dovere, spingendo i turisti a scegliere altre mete per evitare ‘giri delle sette chiese’, l’alta stagione turistica nel Chianti andrà gambe all’aria proprio nel momento dell’auspicata ripresa economica, dopo quasi due anni di gravissima sofferenza per un comparto-chiave del territorio”. Interviene così la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi sulla chiusura, a luglio e ad agosto, per lavori, del casello Firenze Impruneta.
“Emerge con forza una doppia questione – aggiunge Tozzi -: da un lato i territori del fiorentino, già gravati da pesanti lavori per la terza corsia tra Firenze Sud e Incisa, continuano a subire decisioni strategiche senza il benché minimo coinvolgimento. Dall’altro, a scontare l’annosa mancanza di infrastrutture parallele, di una seria viabilità alternativa, di tangenziali, circonvallazioni e opere compensative adeguate. A rimetterci, per queste vecchie e nuove carenze, sono come sempre i cittadini: gli utenti della rete ma anche gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani chiantigiani su cui incombe lo spettro del calo dei turisti e degli introiti”.