Anche per un’ex bersagliere, quasi centenario, non è mancata una certa commozione nel tornare a stringere a sé dopo tanto tempo il proprio nipote. Un momento pieno d’emozione reso possibile grazie alle nuove “stanze degli abbracci”, inaugurate oggi pomeriggio nelle sedi di casa Martelli e di casa Argia a Figline. Nelle due strutture dell’asp figlinese sono state collocate, in delle ampie stanze con doppio accesso, degli speciali gazebi in nylon che consentiranno ai quasi cento anziani ospiti della struttura di poter nuovamente abbracciare i familiari, in completa sicurezza senza rischi di contagio.
Una cerimonia di inaugurazione avvenuta in forma ristretta per evitare assembramenti, avvenuto alla presenza di alcuni operatori e del cda della struttura, del direttore Fabio Haag e del presidente Paolo Costantino, dell’assessore alle politiche sociali e del sindaco del Comune di Figline e Incisa, Simone Cellai e Giulia Mugnai, e del sindaco di Reggello, Piero Giunti.
“Siamo felici di inaugurare queste stanze – ha commentato il primo cittadino di Figline e Incisa – Si tratta di luoghi in cui i nostri nonni recuperano finalmente un contatto con i propri cari, attraverso un abbraccio, la cosa che più è mancata e continua a mancare a causa della pandemia. Questa inaugurazione, inoltre, arriva al termine della campagna vaccinale effettuata sia sugli anziani che sugli operatori, che è un ulteriore motivo per tirare un sospiro di sollievo perché completa il percorso di protezione verso gli anziani portato avanti giorno dopo giorno da chi lavora in struttura. Li ringrazio ad uno ad uno, perché oltre al lato professionale, ciascuno di loro ha messo in campo il proprio lato umano, per fungere da scudo per la salute degli ospiti”.
“Dobbiamo dire grazie a questa struttura – ha aggiunto il sindaco di Reggello, Piero Giunti, unendosi ai ringraziamenti – Tutti noi abbiamo bisogno di abbracci. Diventano un elemento curativo e percepirlo da un nostro caro ha un valore aggiunto”.