Ci sarà il ricollocamento per 60 dei 176 lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline interessati dalla procedura di licenziamento: gli operai troveranno posto all’interno delle imprese del territorio del gruppo Laika, storico marchio toscano che è uno degli operatori leader nel settore dei camper.
L’accordo è stato raggiunto nella giornata di ieri durante l’incontro tra Regione Toscana, l’azienda Laika, rappresentata dall’amministratore delegato Andre Miethe e dal direttore del personale Monica Rigacci e le sigle sindacali rappresentate da Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze e Prato, e Alessandro Beccastrini, segretario generale Fim Cisl Firenze e Prato. La firma invece per gli impegni istituzionali che seguiranno l’attività dell’azienda nei siti di San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa è arrivata quest’oggi, con il verbale istituzionale che rinvia a un accordo quadro riferito a viabilità, infrastrutture, parcheggi e trasporto pubblico locale da Figline ai siti di Laika.
Soddisfazione da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha ringraziato l’azienda dimostratasi “parte della Toscana, unendo alla sua esigenza produttiva una parte della soluzione al problema Bekaert”. E ringrazia i sindacati: “hanno favorito questa soluzione, agendo anche come forza di governo e dimostrando l’importanza della fiducia da parte dei lavoratori”. Il combinato disposto tra Laika e Bekaert, continua il presidente, è “il metodo con cui vogliamo lavorare, azionando le sinergie tra attrazione degli investimenti e gestione delle crisi aziendali”. Quella di oggi è una tappa importante, concordano tutti. “Ma noi – continua il presidente della Regione – lavoriamo per il circuito dell’acciaio in Toscana, da Piombino a Figline, con l’ingresso dello Stato sia nell’acciaieria che nella riattivazione della trafileria in Valdarno”. “Siamo pronti ad affiancare Invitalia con Sici per investire, a fianco di nuovi soggetti imprenditoriali, nella reindustrializzazione di Figline” conclude Giani.
“In un momento in cui tante persone sono senza lavoro, grazie a questo accordo Laika sarà in grado di dare una risposta occupazionale al territorio del Chianti e ad un nucleo di lavoratori Bekaert”, è il commento di Daniele Calosi, Fiom Cgil. L’accordo con Laika, continua Calosi, “è importante per due aspetti. Uno di natura sociale, perché nell’ambito di pochi chilometri si trova una soluzione occupazionale per 60 persone che provengono da una vertenza complicata come quella della Bekaert. E ci si arriva anche grazie all’accordo voluto e siglato dal sindacato con le istituzioni e Laika nel 2011, che ha consentito all’azienda di investire ed avere oggi un’occupazione più che raddoppiata”. Il secondo aspetto, aggiunge Calosi, “è di natura sindacale: se non vi fosse stata la mobilitazione dei lavoratori e del sindacato, Bekaert avrebbe chiuso il 4 settembre 2018, invece i lavoratori hanno scelto di combattere, come hanno dimostrato i promotori della cooperativa , che hanno consentito, a dicembre 2019, la proroga di ulteriori 6 mesi di cassa integrazione ed oggi la ricollocazione di alcuni”.
Riguardo Bekaert, Fiom ribadisce la richiesta di intervento allo Stato “direttamente nel processo di reindustrializzazione dello stabilimento per ricollocare i restanti lavoratori ancora in cassa integrazione e, una volta a regime, alla luce dell’intervento pubblico, tornare a contare un’area produttiva con 318 posti di lavoro. Questo consentirebbe di avere, rispetto a quella vertenza, un saldo occupazionale positivo di 60 unità”. Da Calosi il ringrazimento ai lavoratori e a tutte le parti coinvolte in questa concertazione: “Questo territorio conferma il valore strategico di relazioni sindacali proficue tra sindacati, istituzioni e aziende”.
Alessandro Beccastrini (Fim-Cisl) ricorda che “Con questo accordo si accende una luce di speranza nel periodo natalizio per tante famiglie: il miglior regalo che un sindacato possa far trovare sotto l’albero ai lavoratori, dopo anni difficili. Portiamo nello stabilimento italiano Laika 6 milioni di investimenti e trattamenti migliorativi per i lavoratori e al tempo stesso contribuiamo a parte della soluzione della vertenza Bekaert. Con la Regione e i comuni, dentro un accordo quadro che prevede impegni di fattibilità di infrastrutture e interventi sulla viabilità e trasporti pubblici, rinnoviamo la forza lavoro di Laika di 170 unità”.