Al termine di un’operazione di servizio che ha visto la collaborazione e il coordinamento di diversi reparti attivi sul territorio valdarnese, i carabinieri dell’Aliquota Radiomonile della compagnia di San Giovanni Valdarno e della stazione di Terranuova, coadiuvati dai colleghi di Montevarchi, hanno arrestato cinque persone per i reati di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale.
I soggetti in questione, due uomini e tre donne tutti con precedenti di polizia, formavano una vera e propria banda di topi d’appartamento, giunta in Toscana dal Lazio con il preciso intento di compiere più colpi. L’intervento dei militari è scattato nel pomeriggio quando alla centrale operativa sangiovannese sono giunte le prime telefonate da parte di alcuni cittadini di San Giustino Valdarno, che segnalavano la presenza di un’auto sospetta e un tentativo di effrazione. Ricostruendo in breve l’accaduto, i Carabinieri sono riusciti ad appurare che una banda costituita appunto da cinque persone a bordo di una Croma grigia aveva tentato di introdursi all’interno di una villetta, infrangendo con strumenti da scasso una porta finestra che si affacciava sulla via.
Raccolta immediatamente la descrizione dei ladri e del veicolo in loro uso, sono state subito diramate le ricerche a tutte le pattuglie in servizio sul territorio. Proprio la pattuglia della Radiomobile, che si trovava nei pressi, ha intercettato quasi subito la Fiat Croma in fuga, riconoscendo negli occupanti i malviventi che poco prima avevano tentato il colpo. I ladri, vistisi scoperti, hanno ignorato l’alt impartito dai militari dirigendosi verso l’abitato di Terranuova Bracciolini, cercando di sfuggire all’arresto. È così iniziato un inseguimento terminato proprio alle porte di Terranuova, dove nel frattempo era sopraggiunta sopraggiungeva la pattuglia della stazione locale dei carabinieri a dar manforte ai colleghi. Anche una volta fermatisi, i due uomini hanno cercato di fuggire a piedi, tentativo vano in quanto prontamente bloccati e arrestati.
Gli accertamenti investigativi hanno permesso di constatare che i cinque malfattori, tutti residenti nel Lazio, avevano alle spalle un lungo curriculum criminale per reati contro il patrimonio, dalla rapina ai furti aggravati. Di fronte al palese quadro indiziario e considerata anche la pericolosità della condotta posta in essere dai rei – datisi a precipitosa fuga per le vie cittadine – è scattato inevitabilmente l’arresto in flagranza dei cinque pregiudicati, per tentato furto aggravato e resistenza a Pubblico Ufficiale. Conseguentemente, la Procura della Repubblica di Arezzo ha disposto la traduzione degli arrestati presso le case circondariali di Arezzo e Firenze.
I carabinieri hanno sottoposto a sequestro, oltre agli strumenti da scasso, anche un marsupio, una borsa ed un orologio da taschino, con ogni probabilità provento di precedenti furti in abitazione. Anche alla luce del rinvenimento di questa refurtiva e di alcune segnalazioni ricevute riguardanti furti eseguiti con il medesimo modus operandi, sono in corso ulteriori accertamenti investigativi per verificare se la banda, nei giorni precedenti, avesse portato a termine altri colpi.