Sono iniziati questa settimana a Figline i rilievi per le indagini geologiche e sismiche e i prelievi in alveo, propedeutici al secondo lotto di intervento per la messa in sicurezza del torrente Ponterosso, che segue il primo lotto dei lavori di manutenzione straordinaria realizzati nel 2020 (con un investimento di oltre 450mila euro). I rilievi attualmente in corso saranno quindi funzionali al compimento del progetto definitivo, che verrà consegnato entro la fine dell’anno, con inizio lavori previsto entro il 2024. Progetto per il quale l’amministrazione comunale ha già ottenuto un finanziamento dalla Regione stessa di 2,5 milioni di euro.
Sono previste inoltre nei prossimi giorni le operazioni del Consorzio di Bonifica per il taglio della vegetazione in alveo e lungo gli argini del torrente. La messa in sicurezza del Ponterosso nell’abitato di Stecco fa parte di un più ampio programma d’intervento per prevenire il dissesto idrogeologico di un territorio, che per la sua naturale conformazione geomorfologica presenta fragilità importanti, legate al fiume Arno e ai diversi affluenti che attraversano l’area figlinese e incisana. Tali criticità si collegano inoltre allo stato di manutenzione di molte proprietà delle campagne territoriali, prima curate dai contadini e oggi in stato di abbandono. Anche per queste ragioni, il Comune lavora da tempo a livello urbanistico per incentivare il recupero di queste aree attraverso l’agricoltura. A questo, si affiancano le operazioni del Consorzio di Bonifica, mirate alla manutenzione dei corsi d’ acqua, e il monitoraggio attivo dei fronti di frana operato dal Comune. Attività, quella sulle frane, che si svolge sia in modalità ordinaria sia attraverso operazioni che necessitano di un supporto preventivo ulteriore, con la progettazione e la realizzazione di interventi straordinari.
Per quanto riguarda la prevenzione del rischio idrogeologico, importanti sono stati gli interventi realizzati sul fiume Arno, come quello relativo alla cassa di espansione di Matassino. Inoltre, a seguito del completamento delle opere propedeutiche sul torrente Cesto, inizieranno a breve i lavori della Regione Toscana per la cassa d’espansione di Restone. Quattro, invece, le opere straordinarie messe in campo quest’anno dall’Amministrazione per la prevenzione del dissesto idrogeologico e già in corso di progettazione e realizzazione, l’ultima delle quali è stata approvata proprio nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 28 settembre. Si tratta della messa in sicurezza della frana di Celle che, grazie a un finanziamento del PNRR di 750mila euro, consentirà la realizzazione del progetto esecutivo con inizio lavori entro il 2025. Entro la fine dell’anno poi, partiranno i lavori per la messa in sicurezza della frana di Loppiano, per la quale l’Amministrazione ha ottenuto un finanziamento regionale da 1,1 milioni di euro (con ulteriori 100mila euro di cofinanziamento comunale). Prevista entro l’estate 2024, infine, la partenza dell’intervento di manutenzione e messa in sicurezza del Fosso del Cesto, per il quale è stato richiesto un finanziamento regionale da 120mila euro.
“La messa in sicurezza del torrente Ponterosso è un intervento decisivo – commenta la sindaca Giulia Mugnai – perché sappiamo come questo corso d’acqua abbia avuto in passato criticità significative ed episodi di esondazione. Dalla sicurezza idrogeologica, passa infatti la crescita e lo sviluppo sostenibile di un territorio che, come il nostro, ha caratteristiche molto particolari. Per questo cerchiamo di prendercene cura con costanza, mantenendo sempre alta l’attenzione e mettendo a terra progetti di carattere straordinario, come i quattro che riguardano Ponterosso, il Fosso del Cesto e le frane di Celle e Loppiano. Progetti strategici che sono finalmente in fase di partenza, anche grazie al lungo lavoro portato avanti dai nostri uffici tecnici”.