Visita da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, questa mattina a Faella per l’ultima giornata della campagna “Territori Sicuri” nel Comune di Castelfranco Piandiscò. Giani ha incontrato i volontari delle associazioni che stanno eseguendo lo screening di massa e le istituzioni, il sindaco Cacioli e la giunta insieme al presidente della Conferenza dei Sindaci, Sergio Chienni.
Due i temi principali toccati dal presidente della Regione nella sua visita: l’importanza degli screening di massa e la vaccinazione, i due strumenti a disposizione per contrastare la diffusione del virus, alla luce anche della recente stabilizzazione che la curva epidemiologica ha avuto. “I numeri di questi giorni ci portano a dire questo – ha dichiarato Giani – ma non significa che dobbiamo abbassare la guardia, lo vediamo dai ricoveri e dalle terapie intensive. Ce la stiamo mettendo tutta e in questo sta la Toscana in zona arancione, ma con aree in rosso come le province di Arezzo, Prato e Pistoia, il comprensorio del cuoio e cinque comuni, con altri cinque in cui l’intervento si limita alle scuole”.
Il presidente ha sottolineato come ad ogni modo l’argine contro il virus non passa dalle misure restrittive, ma appunto dallo screening di massa e dai vaccini. “Da un lato ci sono i tamponi, come per l’iniziativa di Castelfranco Piandiscò, dall’altra i vaccini – aggiunge Giani – Sono allarmanti le disdette per le vaccinazioni, il 12%. Deve esserci la consapevolezza che il vaccino è l’unico strumento che abbiamo per creare la difesa di cui abbiamo bisogno. È inconcepibile questa diffidenza, il mio vuole essere un appello alla responsabilità di tutti”.
Con il passaggio del Valdarno aretino in zona rossa, Giani ha toccato anche la questione delle scuole materne e dei nidi aperti. “Una proposta quella dei sindaci che avrei condiviso, ma il decreto legge approvato era chiaro. Non c’era possibilità da un punto di vista legale, altrimenti mi sarebbe piaciuto con la zona rossa disporne l’apertura”. Il presidente ha fatto inoltre il punto sulla situazione di Figline e Incisa e di Reggello, due Comuni del Valdarno fiorentino attentamente monitorati. “A Reggello il sindaco ha accondisceso alla chiusura delle scuole, il sindaco Mugnai mi ha dato rassicurazioni che interverrà con ordinanze per disincentivare gli assembramenti. Io faccio un appello a tutti i sindaci, quello di essere responsabili e di prendere i provvedimenti appena ci sono i primi segnali allarmanti e non intervenire di rincorsa”.
Una presenza importante quella del presidente della Regione per l’amministrazione comunale, che ha ribadito l’importanza dello screening in una zona che conta 89 persone attualmente in isolamento per covid. «Siamo contenti che Giani sia stato con noi, allo stesso tempo abbiamo voluto dare un segnale significativo con Territori Sicuri ai nostri cittadini che hanno risposto bene con oltre 2mila iscrizioni – il commento del sindaco Enzo Cacioli e dell’assessore Filippo Casini – La situazione è emergenziale, abbiamo avuto 456 casi dall’inizio della pandemia e nella prima giornata di screening su circa 600 tamponi abbiamo individuato 6 positivi».