Una commissione speciale d’inchiesta per il teatro Bucci. È quanto richiedono le Liste Civiche Sangiovannesi, che intendono in questo modo fare chiarezza riguardo il recupero e la riapertura della struttura, evitando sprechi di risorse pubbliche. “Dilapidando nel calderone degli sprechi altri 3 milioni di euro del PNRR (augurandoci di non avere brutte sorprese) l’amministrazione comunale intende portare a conclusione i lavori del Teatro Comunale Bucci – commentano i civici – Sia chiaro, far sì che la città torni ad avere un teatro di livello è un elemento al quale nessuno si può sottrarre, ma non è questo il punto”.
Secondo le Liste Civiche, “l’utilizzo di milioni e milioni di euro per arrivare ad aprire una struttura che sarà dimezzata rispetto al progetto iniziale, apre dubbi più che giustificati su quello che sarà la sua attrattiva e pone seri interrogativi su chi ha svolto le attività progettuali e su chi doveva vigilare e sovraintendere”. “Vogliamo creare l’ennesimo, costoso, scatolone vuoto in stile Palomar? – aggiungono – Con eventi ad hoc per garantire lo stipendio alle solite associazioni o attività degli amici degli amici?”.
Domande che si aggiungono ad altri interrogativi su cui i civici chiedono maggior chiarezza, come ad esempio sull’ammontare delle spese di gestione annuali quando il teatro tornerà nuovamente attivo. “Questo tipo di interventi necessiterebbero di veri e propri piani di sviluppo per evitare che si traducano in ulteriori, giganteschi, buchi di bilancio. Temiamo che l’amministrazione si stia facendo guidare da una spiccata frenesia da campagna elettorale e che tutto sia lecito pur di guadagnare un po’ di visibilità. Anche a rischio di infilare il futuro del bilancio cittadino in un vicolo cieco”.
“Per pianificare il futuro di una struttura come l’ex Bucci dovremmo prima partire dal chiarire le responsabilità per i suoi lunghi anni di chiusura e su come le risorse siano state fino ad oggi impiegate” concludono i rappresentanti delle Liste Civiche Sangiovannesi, da qui la proposta di attivare una commissione speciale d’inchiesta, “prevista dal regolamento del consiglio comunale, che permetta di fare luce sul passato più o meno recente, accertare eventuali responsabilità progettuali e mancanza di controllo da parte di chi avrebbe dovuto .Chissà se la Giunta Pd a guida Valentina Vadi avrà il coraggio della verità”.