È stato individuato e denunciato dai carabinieri di Terranuova Bracciolini uno degli autori del furto dell’incasso perpetrato ai danni di una rivendita di pneumatici. L’episodio risale allo scorso inverno, poco più di sei mesi fa, quando il titolare dell’attività aveva segnalato ai militari della stazione locale come dei soggetti ignoti si fossero introdotti nel cuore della notte all’interno della sua rivendita, svaligiando letteralmente la cassa dei contanti.
Raccolta la denuncia, i carabinieri terranuovesi si sono così immediatamente portati sul posto per effettuare i primi rilievi e ricostruire così la dinamica dell’accaduto. Purtroppo all’interno della rivendita non sono state ritrovate impronte digitali analizzabili e nei dintorni non è stato possibile individuare eventuali testimoni: i ladri infatti avevano approfittato del buio per realizzare il colpo, oltre che del coprifuoco e delle restrizioni del lockdown per agire con ulteriore sicurezza. Il capannone in questione si trova in una zona periferica di Terranuova: i soggetti sono entrati nella notte tra un venerdì e un sabato, scassinando una porta laterale dirigendosi poi a colpo sicuro verso la cassa contando di trovarla piena. Un’intuizione giusta, in quanto il bottino era di ben 5mila euro in contanti.
Gli investigatori, grazie anche all’analisi delle immagini di videosorveglianza comunali poste lungo il possibile itinerario di arrivo e di fuga dei malfattori, sono riusciti a individuare una targa su cui concentrare i sospetti: quest’ultima portava a un camper in uso ad alcuni soggetti che gravitavano attorno ad un campo nomadi fiorentino, tutti gravati da precedenti per reati contro il patrimonio. L’indagine è stata così portata avanti per mesi da parte dei carabinieri, contraddistinta da minuziosi sopralluoghi, il confronto con colleghi anche di altre regioni, l’analisi e lo studio di telecamere, lettori targhe e tabulati di traffico telefonico.
Tutti dettagli che hanno portato con certezza all’identificazione di uno degli autori del furto, un uomo di 40 anni, pregiudicato, originario della provincia di Napoli. La chiarezza del quadro indiziario non ha lasciato dubbi ai militari dell’Arma che lo hanno così deferito in stato di libertà per furto aggravato alla Procura della Repubblica di Arezzo. Intanto proseguono le indagini per identificare i complici del colpo.