Silvio Pittori e Giorgia Arcamone escono dal Gruppo Lega Salvini Premier. L’annuncio da parte dei due consiglieri d’opposizione è arrivato nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale di Figline e Incisa. Una scelta per “motivi etici”, dettata da uno strappo con alcuni “responsabili di livello intermedio” all’interno del partito come si evince dal comunicato congiunto da parte di Pittori e Arcamone (qui di seguito riportiamo il testo completo) che continueranno a ricoprire il loro ruolo di consiglieri nell’assemblea cittadina come rappresentanti del Gruppo Misto.
“Ringraziamo sinceramente la Lega per averci offerto l’opportunità di candidarci per la stessa alle elezioni amministrative dello scorso anno, fiducia che siamo certi di avere assolutamente ripagato sia in termini di risultato ottenuto sia in termini di impegno concreto profuso sul territorio ed all’interno del Consiglio Comunale – si legge nella nota – Trattasi di un partito nel quale abbiamo avuto modo di conoscere e di frequentare persone preparate ed interessate al cosiddetto bene comune, figure peraltro troppo spesso offuscate dalla presenza di alcuni responsabili di livello intermedio, non eletti democraticamente all’interno dei congressi ma unti immeritatamente dal Signore in forza soltanto della vetusta datazione della tessera di iscrizione – quasi che la stessa fosse sinonimo di competenza -, contrari a discutere di idee, ostacolando, a nostro parere, in siffatta maniera la crescita del Partito e, sotto il profilo meritocratico, la crescita dei singoli, responsabili di livello intermedio interessati politicamente soltanto a fare gruppo con i propri “datati” simili, realizzando la orweliana “Fattoria degli animali” in cui alcuni animali sono più uguali degli altri – arrivando in tale ottica di salvataggio dei propri simili a lasciare impunita la persona che dall’interno della Lega nell’anno 2019 ha chiesto per iscritto, ai candidati consiglieri Lega che appoggiavano il candidato sindaco Pittori, il voto disgiunto contro lo stesso sul territorio figlinese e incisano (vota Lega ma vota il candidato sindaco Naimi – Movimento 5 stelle – o Raspini- lista civica ), così determinando o concorrendo a determinare l’impossibilità per la Lega di avere un sindaco in un importante Comune alle porte di Firenze (in guerra si sarebbe definito alto tradimento, e ci auguriamo che nessuno ci induca a dare prova, anche scritta, oltre che testimoniale di quanto accaduto)”.
“La nostra è una decisione legata alla presenza di detti responsabili – per adesso garantiti da chi ha posto loro in certi ruoli ma, all’evidenza, per la legge del contrappasso, gli uni e gli altri, fortunatamente per il Partito, già sul viale del tramonto politico (vedasi i risultati regionali nella provincia di Firenze, dimostrazione emblematica, come sottolineato anche dall’ex senatore Amato, di una assoluta “carenza di classe politica”, con “candidati” a caccia di preferenze all’interno del proprio partito, anziché strutturati per “proiettarsi” all’esterno cercando di allargare l’elettorato del proprio partito, come, al contrario, ci sia consentito di dire, era stato fatto dal candidato Pittori alle scorse elezioni amministrative), intollerabili per qualunque persona che creda nella meritocrazia – ed a scelte del Partito, in particolare di natura internazionale, per noi come per importanti esponenti della Lega, del tutto incomprensibili, contrarie alla nostra etica ed ai nostri valori cui non possiamo e non vogliamo derogare, che hanno portato la Lega ad allentare i legami decennali con la democrazia statunitense, mettendo persino in gioco i valori propri del cosiddetto Patto Atlantico, e, di recente, ad astenersi in sede di votazione della mozione del Parlamento europeo nei confronti del dittatore bielorusso Lukashenko, segnale quest’ultimo di un singolare allontanamento sul tema dei diritti civili dalla stessa Comunità Europea”.
“Abbiamo atteso ad esternare questa nostra decisione, maturata da tempo, una data che fosse successiva alle elezioni regionali per il doveroso rispetto nei confronti del partito, e delle persone, quelle meritevoli, presenti nello stesso, che mai avremmo voluto danneggiare. Continueremo a svolgere con impegno e con serietà la nostra attività di consiglieri comunali nell’interesse dei nostri concittadini tutti e dei quasi cinquemila elettori che nel 2019 hanno espresso il loro voto a favore del candidato a sindaco Pittori, elettori che ancora ringraziamo, fondando il Gruppo misto all’interno del Consiglio Comunale, confidando in un lavoro sinergico con tutte le forze politiche che aspirino al benessere della collettività, in particolare e fisiologicamente con quelle che si collocano nel centrodestra, rappresentate o meno nel Consiglio comunale, Lega “rinnovata” compresa (parliamo volutamente di Lega rinnovata perché in assenza di una spinta innovativa, la Lega non potrà che volgere lo sguardo al passato, richiudendosi un’altra volta al nord, e sarebbe un peccato per tutti coloro che ancora si riconoscono quantomeno in parte nei valori del predetto Partito)” concludono Pittori e Arcamone.