Le opere fotografiche del Maestro Mimmo Jodice sono per la prima volta in mostra a Firenze. Dal 24 marzo fino al 14 luglio, Villa Bardini ospiterà la mostra “Mimmo Jodice. Senza tempo”, a cura di Roberto Koch e promossa da Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.
In tutto sono 80 le opere esposte, realizzate da Jodice tra il 1964 e il 2011, e ripercorrono i più importanti temi del lavoro artistico del Maestro, suddivisi nelle sezioni Anamnesi, Linguaggi, Vedute di Napoli, Città, Natura, Mari. Dalla sequenza di volti statuari e mosaici antichi realizzati per l’architetto Gae Aulenti per la stazione Museo della metropolitana di Napoli, alle sperimentazioni in camera oscura degli anni Sessanta, passando alle indagini su Napoli e i paesaggi urbani di Boston, Parigi, San Paolo, Milano, Roma e Tokyo, un nuovo sguardo sulla natura e sul mare.
Infine, Villa Bardini ospita una inedita sezione della mostra dedicata a Michelangelo, dieci lavori realizzati da Jodice alla fine degli anni ’80 per il volume “Michelangelo scultore” a cura di Eugenio Battisti (Guida Editori, 1989). Le fotografie furono esposte solamente nel 1990 a Napoli, a Palazzo Serra di Cassano. “In questa mostra si ripercorre quella che è la storia di un fotografo e la storia di un mezzo, la fotografia, che dagli anni Sessanta racconta qualcosa di più – ha spiegato Barbara Jodice, figlia di Mimmo, nel corso della conferenza stampa di presentazione stamani a Villa Bardini – Si tratta di un percorso che porta avanti il suo modo di vedere il mondo”.
Riguardo al confronto tra l’arte della fotografia e quella della scultura, Barbara Jodice ha aggiunto che “questi lavori hanno una forza straordinaria, mio padre ha sempre detto che se rinascesse vorrebbe essere uno scultore. Siamo felici di presentare questo gioiellino e ringraziamo Fondazione CR Firenze di ospitare questa mostra. Mi piace dire che questa è la mostra dei suoi 90 anni, il modo più bello per festeggiarli è questa rassegna a Villa Bardini”.
Si tratta della seconda tappa del progetto “La grande fotografia italiana” promossa da Gallerie d’Italia, che omaggia i grandi fotografi del Novecento del nostro Paese. La mostra fiorentina dedicata a Jodice si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle immagini fiorentine di Michelangelo Buonarroti, che escono dagli archivi del Maestro napoletano dopo trent’anni. Ad accompagnare l’esposizione un documentario sulla vita dell’artista realizzato dal regista Mario Martone, suo amico e concittadino.
“Salutiamo con soddisfazione la seconda tappa del viaggio nella ‘Grande fotografia italiana’ avviato assieme alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo – le parole di Bernabò Bocca, presidente di Fondazione CR Firenze, e di Jacopo Speranza, presidente di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron – Un progetto felice e apprezzato come dimostrato dal successo davvero sorprendente ottenuto lo scorso anno con la prima mostra dedicata a Lisetta Carmi. La magnifica cornice di Villa Bardini ospita ora la monografica di Mimmo Jodice, un altro gigante dello scatto di cui il nostro Paese deve essere orgoglioso. È stato uno tra i 16 artisti italiani che lo scorso dicembre ha partecipato alla mostra ‘Art and human right’ realizzata per la celebrazione dei 75 anni della Dichiarazione universale dei Diritti Umani allestita al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. Un testimone del tempo dalla profonda sensibilità politica, civile e sociale che ci aiuta a interpretare i fin troppo rapidi mutamenti del nostro quotidiano”.