L’amministrazione comunale di Figline e Incisa si unisce al profondo cordoglio di queste ore per la scomparsa di Pierluigi Righi, uno dei fondatori del Museo della Civiltà Contadina di Gaville. Una figura importante quella di Righi per la cultura del paese, tanto che per la sue iniziative e l’impegno per salvaguardare le tradizioni contadine del territorio ha ricevuto nel 2016 il Premio Bambagella, la massima onorificenza che il consiglio comunale di Figline e Incisa assegna ogni anno ai suoi cittadini più meritevoli.
La fondazione del Museo della Civiltà Contadina di Gaville risale al 1974 su iniziativa di Righi insieme ad altri due figlinesi, Giovanni Ariano e Carlo Sabatti: i tre hanno l’intuizione di iniziare a raccogliere testimonianze nonché materiali e attrezzature che a poco a poco iniziano ad essere abbandonate, con il rischio di andare perse per sempre, con il progressivo spopolamento delle campagne che inizia proprio in quel periodo.
Un’attività che, grazie alla collaborazione di numerose persone, consente al Museo di superare i quarant’anni di attività e di raccogliere oltre 6mila pezzi della tradizione contadina figlinese e di tutto il Valdarno, esposti nei locali attigui alla Pieve di Gaville diventati nel tempo un punto a disposizione di visitatori, in particolar modo di tante classi di studenti della zona.
Il “Museo” cresce nel tempo in popolarità grazie anche all’idea della “Festa dei Limoni”, concorso primaverile tra coltivatori che richiama per molti anni visitatori da tutta la Toscana, e della “Festa del Panello dell’uva”, appuntamento autunnale con cibi e alimenti tradizionali. Fin da subito Pierluigi Righi avvia anche una serie di contatti con personalità del mondo della cultura e della ricerca e con altre realtà museali similari in tutta Italia: il frutto di questo lavoro è la simpatia e l’attenzione di studiosi importanti del panorama culturale italiano ed il gemellaggio con oltre 40 tra Musei ed Associazioni operanti nel settore della tradizione e della Civiltà Contadina tra i quali anche un museo all’estero, il Museo di Ambierle in Francia.
Nel 1998 nasce l’Associazione Culturale “Museo della Civiltà Contadina di Gaville” con lo scopo di gestire e mantenere la collezione di attrezzi e memorie che ormai è già imponente: i soci riconoscono a Pierluigi Righi il ruolo di “Conservatore” dell’Associazione in riconoscimento del grande impegno profuso e dei grandi risultati ottenuti. È il 2012 quando il Museo diventa “Casa della Civiltà Contadina” per rafforzare l’idea di essere una preziosa testimonianza a disposizione di tutti, non come ricordo di bei tempi andati ma come memoria delle origini della nostra società, della nostra comunità. Righi è in prima fila anche in questo passaggio ed anche nel passaggio del 2015 per un nuovo statuto che mette l’Associazione Culturale al passo con i nuovi tempi e le nuove esigenze di comunicazione, che gli conferma nuovamente il ruolo meritato di “conservatore”. Nel tempo Gaville è diventata una meta di visitatori non solo per la bellissima Pieve millenaria ed il bellissimo paesaggio agricolo toscano che la circonda ma anche per la Casa della Civiltà Contadina, come dimostrano i consueti visitatori domenicali, i tantissimi turisti estivi, l’affluenza alla “Festa di Primavera” e alla “Festa degli Antichi Mestieri” che animano la frazione a maggio ed in ottobre
(Nella foto: la consegna del Premio Bambagella a Pierluigi Righi da parte del sindaco Giulia Mugnai e della presidente del consiglio comunale Cristina Simoni)