Non sono passata inosservate le dichiarazioni dell’ex ingegnere capo della provincia di Arezzo, Giovanni Cardinali, che intervistato dal quotidiano La Nazione ha fatto il punto sull’attuale stato di sicurezza dei ponti nell’area della provincia aretina. L’esperto ha spiegato che la situazione delle 690 strutture (escludendo Autosole ed E45) è abbastanza buona, ma ci sono una cinquantina di ponti – quelli che consentono l’attraversamento sull’Arno e sulla Chiana – che necessiterebbero di un’attenta opera di monitoraggio.
Tra questi rientra anche il ponte Ipazia d’Alessandria di San Giovanni Valdarno per il quale Cardinali, che ne ha guidato proprio la ricostruzione nel 1983, ha auspicato “valutazioni e interventi di carattere urgente”. A tal proposito l’Amministrazione Comunale sangiovannese ha ritenuto opportuno diffondere una nota per sottolineare come “al fine di evitare ulteriori speculazioni e allarmismi” siano già state disposte le necessarie verifiche da parte degli uffici tecnici. “Il ponte è già stato attenzionato da parte dell’Amministrazione – si spiega nel comunicato – tanto che è stato predisposto un progetto che sarà presentato alla Regione Toscana, utile per la manutenzione straordinaria delle pile di tenuta, così come non esiteremo a predisporre i necessari interventi se riscontreremo ulteriori criticità al momento non manifestatesi dai controlli ordinari. Per una infrastruttura così importante per tutto il Valdarno, siamo certi, troveremo la massima disponibilità tecnica ed economica di tutti gli Enti sovraordinati, come la Regione e lo Stato”.
La nota chiude con una risposta alla lista Cresce San Giovanni, che aveva proposto l’inserimento di questi interventi urgenti nelle opere di compensazione richieste a Società Autostrade: “Certo ci stupiscono certe proposte in merito alla richiesta di intervento al concessionario autostradale, ad oggi, stante i recenti fatti, neanche garantito della continuità operativa, tantomeno della continuazione dei progetti riguardanti la terza corsia autostradale”.