Il Partito Socialista Italiano di Figline e Incisa inaugura la sua nuova sede. Più che un taglio del nastro, si è trattato di un ritorno alle origini per il gruppo della coalizione di maggioranza in consiglio comunale che stamattina ha riaperto le porte della sua storica sezione a cittadini, iscritti e simpatizzanti.
Un momento molto importante come spiegato dal capogruppo in consiglio comunale Umberto Ciucchi – insieme a lui a fare gli onori di casa il consigliere comunale Fabio Gabbrielli, l’assessore Elena Cencetti e il segretario nazionale del PSI Enzo Maraio – che ha evidenziato come riaprire la sede di un partito all’interno di un paese sia un passo per tornare a riavvicinare i cittadini alla cosa politica, al confronto e al dialogo in un luogo aperto a tutti, in particolar modo ai giovani.
Tanti gli interventi che si sono susseguiti durante l’evento, tra cui quello della sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai (Pd), Simone Lombardi della lista civica Idea Comune, Pasquale Patella di Azione, Fabio Rossi di +Europa (esponenti delle realtà politiche con cui Partito Democratico e PSI stanno portando avanti dei dialoghi per circoscrivere quella che probabilmente sarà la futura coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni amministrative del 2024) e anche la consigliera d’opposizione Cristina Simoni.
“È un evento positivo per la comunità e per il Partito Socialista in quanto riapriamo la sede storica di un partito che qui a Figline e Incisa ha sempre avuto una presenza e radici molto importanti – ha commentato Enzo Maraio, segretario nazionale del PSI – Ci stiamo preparando anche alle prossime elezioni amministrative del 2024 e siamo contenti perché il partito ritorna in una realtà importante della provincia di Firenze, in una Regione come la Toscana dove i socialisti hanno giocato un ruolo importante e vogliono tornare a farlo per il futuro. Lo faremo dando un contributo alla coalizione di centrosinistra, contenendo l’avanzata delle destre e mettendo in campo quello che sappiamo fare meglio: ascoltare le persone, dare risposte alle persone a partire dalle infrastrutture e dai trasporti, problemi molto sentiti nell’area metropolitana fiorentina. Riaprire questa sede significa consentire al cittadino di recuperare quella distanza con la politica”.