La competenza è della Regione. Scioglie il dubbio una recente sentenza pubblicata dal Consiglio di Stato lo scorso 7 maggio con la quale è stato confermato che in Toscana va applicata la normativa che attribuisce all’ente regionale la competenza a provvedere in materia di bonifica. Spetta dunque all’ente regionale e non alla Provincia di Arezzo emettere l’ordinanza verso il responsabile della potenziale contaminazione delle acque sotterranee della discarica di Podere Rota, come indicato e richiesto da Arpat. Una questione che era stata sollevata circa un mese fa dall’amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno che, a seguito della sentenza, ha sottolineato come questa abbia “risolto, finalmente, la questione relativa all’attribuzione di competenza in materia di bonifiche, competenza che il Testo Unico ambientale assegnava alle Province, sottolineando che in Toscana la titolarità è della Regione fintanto che rimane in vigore la normativa regionale che, dal 2016, ha consegnato all’ente specifiche funzioni in materia ambientale”.
“È questo un momento molto importante in tutta la vicenda legata al progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota – ha commentato il sindaco sangiovannese, Valentina Vadi – A questo punto la Regione Toscana dovrà celermente dare seguito a quanto indicato da Arpat in applicazione del Testo Unico Ambientale emettendo ordinanza nei riguardi del responsabile della potenziale contaminazione che dovrà procedere alle operazioni di bonifica del terreno. L’ordinanza è un passaggio non soltanto richiesto in maniera evidente dalla legge, ma fondamentale perché si riconosca la pericolosità potenziale del sito e perché la Regione sospenda anche il provvedimento autorizzatorio unico; non è pensabile che si proceda all’ampliamento di un sito di discarica quando il medesimo presenta una contaminazione potenziale delle acque sotterranee che deve essere indagata ed approfondita”.
Prioritaria per Vadi “l’attivazione della procedura di bonifica con indagini, saggi, campionature e rilievi del terreno che sono fondamentali per chiarire la situazione. E questo è possibile per legge soltanto a seguito di un’ordinanza”. Il sindaco di San Giovanni a questo punto, dopo aver ricordato ed evidenziato la compattezza dimostrata dal territorio valdarnese nell’esprimersi sull’ampliamento dell’impianto, si dichiara ottimista sul fatto che la questione possa risolversi in tempi rapidi. “Sono molto fiduciosa – continua il primo cittadino – che la Regione non voglia mancare di attenersi ad una sentenza del Consiglio di Stato e all’applicazione di una legge dello Stato, il Testo unico ambientale, e continuerò a fare la mia parte, nel caso fosse necessario, perché questo avvenga nel tempo più breve possibile. Certo, – conclude Vadi – dopo l’ordinanza della Regione, si apre uno scenario completamente nuovo e di speranza, per noi, perché venga archiviato definitivamente il progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota che il Valdarno non vuole e che metterebbe a rischio la salute dei cittadini”.