Il Movimento 5 Stelle interviene sull’esito dei risultati del Ria 2020 diffuso da Arpat, diffuso questa mattina dal Comune di San Giovanni Valdarno, che confermerebbe il problematico stato qualitativo delle acque sotterranee del sito di Podere Rota. Il capogruppo Tommaso Pierazzi chiede innanzitutto maggior chiarezza da parte di Arpat sulla questione, invitando l’ente ad utilizzare espressioni chiare su una situazione che interessa la salute dei cittadini di un’intera vallata.
“Cosa vuol dire ‘problematico stato qualitativo delle acque sotterranee’? Sono inquinate oppure no? Rischiamo gravi conseguenze per la nostra salute oppure no? – afferma Pierazzi – C’è una rete idrica di approvvigionamento per il nostro Comune che passa dai pozzi posti in località Oltrarno e Santa Maria Badiola e la cittadinanza deve essere rassicurata sulla loro sicurezza. Per questo chiederemo siano fatte quanto prima analisi che ne certifichino la qualità. Non ci possiamo permettere di tralasciare nessun controllo specialmente a seguito di quanto appreso oggi”.
“Questi rapporti di Arpat non fanno che avallare tutte le preoccupazioni che abbiamo portato in ogni sede istituzionale – prosegue il capogruppo del M5S sangiovannese – Va anche ricordato che le nostre battaglie fino ad oggi non sono state vane perché ci hanno permesso di ottenere dalla Regione Toscana la chiusura del sito di Podere Rota per i Rifiuti Solidi Urbani al raggiungimento delle volumetrie ancora disponibili, ma la battaglia in questo ultimo anno si è spostata sull’ampliamento per i rifiuti speciali. Per questo insieme alla Giunta sangiovannese – aggiunge – abbiamo chiesto l’Inchiesta Pubblica che ha portato chiaramente nelle stanze del palazzo della Regione Toscana il dramma che sta vivendo tutto il Valdarno. Per questo adesso ci auguriamo che il prossimo 23 febbraio 2022 alla prima conferenza dei servizi relativa al progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota da destinare a rifiuti speciali non pericolosi, sia al centro del dibattito la sola volontà popolare. Un eventuale ampliamento anche se per Rifiuti Speciali impatterebbe ancora sull’ambiente del Valdarno, devastato da oltre trent’anni dal business del rifiuto ai danni di quella Economia Circolare tanto agognata da tutti” conclude Pierazzi.