“La Regione ha aperto altri procedimenti autorizzativi per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento di rifiuti liquidi, percolato e di biometano all’interno del sito di Podere Rota”. A riportarlo sono le Liste Civiche Sangiovannesi, che tornano sul tema della discarica valdarnese.
Secondo i civici, gli iter autorizzativi “stanno procedendo velocemente” e “nel più totale silenzio istituzionale”. “È di questi giorni il decreto con cui la Regione autorizza all’esercizio l’impianto di produzione di biometano a Podere Rota” spiegano le Liste in una nota dove illustrano come nell’avviso pubblico si legga “Progetto di un nuovo impianto di trattamento del percolato e di rifiuti liquidi, presso la discarica di Casa Rota, nel Comune di Terranuova Bracciolini (AR). Il progetto potrebbe avere effetti ambientali anche sul territorio del Comune di San Giovanni Valdarno (AR)” .
“Noi purtroppo sappiamo bene cosa sia il percolato (che non è altro che il liquame che si genera in discarica) e il suo impatto da ogni punto di vista – sottolineano le Liste Civiche Sangiovannesi – Ci chiediamo allora per quale motivo la Giunta Vadi non chiede alla Regione uno stop definitivo agli investimenti su Podere Rota? E ancora: come mai silenzio totale sull’impianto per il recupero dei metalli cosiddetti preziosi, che altro non sono che rifiuti tossici e pericolosi estratti con processi chimici, e formazione di liquami contaminati da smaltire? Altro che economia circolare!”.
Alla luce di quanto riportato, il gruppo consiliare d’opposizione intende sapere cosa vuole “fare la Giunta Municipale sangiovannese per ostacolare questi investimenti che continueranno a fare scempio del nostro territorio, e a procrastinare la vita di Podere Rota all’infinito? Come mai ai cittadini non è stata rivolta una parola su quanto sta succedendo e sul futuro di tale impianto? Ci auguriamo di sbagliare, ma l’impressione è che ancora una volta si voglia nascondere una nuova vergogna a scapito della nostra Città e dell’intero Valdarno!”. “Da parte nostra – concludono i civici – continueremo a batterci nel solo interesse di San Giovanni e non ci stancheremo mai di ripetere che l’unico modo per concludere il disastro di Podere Rota è procedere come abbiamo più volte detto: chiusura definitiva del sito di Podere Rota, procedere alle bonifiche necessarie, indennizzo per la comunità sangiovannese per quanto sofferto in questi anni”.