“La scelta dell’azienda sanitaria di trasferire i medici anestesisti altrove, in questo momento di grave emergenza sanitaria, appare incomprensibile e preoccupante, perché di fatto priva il territorio di un presidio sanitario importante ed espone a maggiori rischi le fasce deboli che, in questo momento, hanno comunque bisogno di proseguire i propri percorsi di cura”. È questo il commento del sindaco di Figline e Incisa, Giulia Mugnai, in merito alle recenti disposizioni che hanno riguardato il presidio ospedaliero figlinese.
“Il Serristori doveva essere un ospedale No Covid, funzionale a garantire un presidio sanitario di medicina per tutta l’area Sud di Firenze” sottolinea il primo cittadino, che però aggiunge come tale “funzione non può a questo punto essere assolta, perché con il trasferimento degli anestesisti vengono meno anche tutta una serie di altre prestazioni sanitarie, dalla diagnostica alla cura dei malati oncologici. Tutti pazienti che, adesso, dovranno spostarsi su Ponte a Niccheri, esponendosi a un maggiore rischio e a maggiori difficoltà, anche legate allo spostamento fuori dai confini comunali.
“Siamo di fronte ad una situazione che preoccupa l’intera comunità, come ho già avuto modo di rappresentare in Conferenza dei Sindaci e alla Direzione sanitaria, dalla quale aspetto chiarimenti e risposte, in chiave risolutiva, nell’ottica di rioffrire un servizio essenziale alla cittadinanza” conclude Mugnai.