“Vediamo vanificato ad ogni cambio di orario, con nuovi incrementi dei treni Alta Velocità, lo sforzo della Regione per dare ai pendolari toscani un trasporto pubblico su ferro sempre più qualificato”. interviene così l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli sulla nuova introduzione da parte di Rfi, su richiesta dei gestori Trenitalia e Italo, di ulteriori treni Av sulla Direttissima a scapito della regolarità dei treni pendolari toscani.
L’assessore ha così inviato una nuova lettera di protesta indirizzata ad Art, l’Autorità di regolazione dei trasporti, chiedendo un incontro urgente: “Credo che il compito dell’ART – spiega – sia garantire i diritti di chi utilizza il treno per andare al lavoro e a scuola, come la grande maggioranza degli utenti dei treni regionali. Recentemente la Toscana ha sottoscritto con Trenitalia un nuovo contratto di servizio che contiene investimenti per più di un miliardo di euro, che consentiranno di completare il rinnovamento del nostro parco treni, ma se le autorità competenti e i gestori non stanno dalla parte dei pendolari e non creano le condizioni per poter far viaggiare senza impedimenti questi treni, il nostro sforzo risulterà vano”.
“Ad ogni cambio di orario – prosegue Ceccarelli – nonostante io abbia ripetutamente segnalato a tutti gli organi competenti questo problema, da Roma si decide, senza alcun confronto, di continuare a privilegiare i servizi a mercato, senza tenere conto dei disagi degli utenti e delle analisi fatte dai nostri uffici, dalle quali emerge un quadro preoccupante, con numerose modifiche agli orari dei treni regionali dovute alla riorganizzazione dei servizi AV e, soprattutto, all’inserimento di nuovi ulteriori treni veloci. Ad oggi siamo già di fronte ad una vera e propria saturazione della linea. Mi riferisco in particolare alla dorsale appenninica, anche se purtroppo il problema comincia a presentarsi anche sulla linea tirrenica, dove negli ultimi anni è stato inserito un servizio veloce che accontenta una piccola parte di utenza ma che comporta modifiche all’orario dei treni regionali con conseguenti disagi per chi si sposta quotidianamente per lavoro e per studio”.