“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. È in queste celebri terzine della Divina Commedia che il padre della lingua italiana Dante Alighieri racchiuse l’ardente spirito di curiosità, la bramosia di conoscenza dell’eroe acheo Ulisse.
Un passo iconico quello del “Viaggio dell’insaziabile sapere” di Odisseo, tema centrale della seconda “Lectura Dantis” dell’esimio Giovanni Papini, un appuntamento letterario di altissimo livello organizzato dal Circolo Fanin di Figline. Docente di Storia della Lingua Italiana all’Università Cattolica di Milano e ordinario di Filologia Italiana all’Università di Losanna, Il professor Papini ha intrattenuto l’attento pubblico del circolo culturale leggendo, spiegando ed interpretando, con un pizzico della sua immancabile ironia, i versi del XXVI canto dell’Inferno, quelli appunto dedicati allo sventurato personaggio omerico.
Tra rime, endecasillabi e curiosità, le “letture dantesche” curate da Giovanni Papini sono uno degli eventi in programma nell’agenda letteraria autunnale del Circolo Fanin, presieduto da Giovanni Manuelli. Un ciclo di sei incontri fissati per il giovedì pomeriggio, ciascuno dedicati ad un canto della Divina Commedia. Terminati quelli dedicati all’Inferno, nelle prossime settimane (8-15-29 novembre e 6 dicembre) sarà la volta del Purgatorio (canti V e XI) e del Paradiso (canto XI e XV).