Avanti insieme, monitorando la strada da fare passo dopo passo. Inizia su questa base il nuovo percorso targati Greybull McLaren dello stabilimento Fimer di Terranuova Bracciolini. Questa mattina all’interno della fabbrica si è tenuto il tavolo convocato da Regione Toscana che ha visto riuniti lavoratori e le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uilm, i rappresentanti del CdA dell’azienda, il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni e, da remoto, i rappresentanti del gruppo d’investitore inglese.
Un appuntamento per conoscersi, ritenuto soddisfacente da istituzioni e lavoratori. In primo luogo per la disponibilità da parte di Greybull McLaren di misurarsi e confrontarsi sulla questione del piano industriale che dovrebbe avvenire all’incirca tra due settimane. Il fondo inglese, nel frattempo, investirà una prima parte delle risorse previste dalla proposta vincolante depositata e accettata da Fimer – 10 milioni di euro – con la rimanente somma di circa 40 milioni che verrà via via disposta nel corso dei prossimi mesi che porteranno all’omologazione della procedura di concordato.
In questo lasso di tempo il percorso che verrà intrapreso e che dovrà portare al rilevamento finale del sito industriale da parte del gruppo inglese verrà attentamente monitorato sia da parte loro, attraverso la nomina di un supervisore, che da sindacati e istituzioni affinché la continuità del lavoro vada avanti senza intoppi, soddisfacendo gli ordini del portafoglio clienti e senza ulteriori sorprese.
“Questa mattina, oltre al CdA di Fimer erano presenti anche rappresentanti del fondo Greybull-McLaren – le parole a margine dell’incontro del consigliere regionale per il lavoro e le crisi industriali, Valerio Fabiani – Ci hanno descritto le loro intenzioni rispetto al futuro di Fimer e abbiamo anche colto un appello verso la Regione, le istituzioni e le parti sociali a collaborare anche nella chiave di evitare inciampi, rovesci di scenari repentini che ci sono stati in queste settimane. Un appello che intendiamo raccogliere. Oggi ci sono tutte le condizioni concrete per agganciare la ripartenza, che deve essere riagganciata. L’azienda per noi rimane una sorvegliata speciale”.
“Vorrei condividere una frase espressa dal management di Grybull che condivido pienamente, ‘ci sono due eroi in questa vicenda: da un lato i lavoratori per la loro resilienza, dall’altro i fornitori che nonostante le difficoltà hanno continuato ad approvvigionare e sostenere questa realtà aziendale’. Il nostro compito adesso è quello di continuare a vigilare affinché la proprietà e l’attuale CdA collaborino a pieno con il nuovo investitore – il commento del sindaco di Terranuova, Sergio Chienni – non ci devono essere incidenti od ostacoli rispetto a un percorso che rimane comunque delicato. Siamo consapevoli che ci sono ancora complessità da affrontare, tra cui l’omologa dei creditori, ma è necessario che tutte le parti si adoperino perché i lavoratori dello stabilimento, l’indotto e le piccole e medie imprese vengano adeguatamente tutelati perché questa vertenza possa risolversi positivamente nei prossimi mesi. Ci siamo dati appuntamento tra due settimane con il CdA di Fimer e il nuovo investitore per farci illustrare il piano e poter monitorare l’effettiva situazione attuale e quali sono gli sviluppi per il futuro. Ci saranno sicuramente incontri periodici perché fino alla fine è necessario monitorare ciò che sta accadendo”.
“Siamo dentro a una politica di step by step – le parole di Alessandro Tracchi, segretario generale Cgil Arezzo – Oggi abbiamo piacevolmente incontrato chi rappresenta il fondo McLaren insieme a quelli della società Fimer. La cosa importante già emersa questa mattina è la disponibilità a confrontarsi sul piano industriale di loro produzione da qui a due settimane. Si tratta di un ulteriore piccolo passo in avanti nella direzione che traccia definitivamente la strada che ci porterà fuori da questa procedura concordataria. Rimarremo vigili, un aspetto condiviso con l’investitore, con l’intento di fare una sinergia nell’interesse comune del gruppo, della proprietà e dei lavoratori ovvero ridare a questa azienda e alle sue maestranze la dignità di cui hanno bisogno”. Da qui all’assemblea dei creditori, prevista per ottobre, Tracchi si augura che non ci siano “ulteriori colpi di scena da chi, in questi giorni, ci ha costantemente rappresentato che la realtà supera di gran lunga la fantasia. Di questo non abbiamo bisogno, serve metterci insieme, lavorare e ripeto tracciare la strada che porta questa azienda e il gruppo intero dalla procedura concordataria. Per fare questo serve rimettere in moto l’intero processo produttivo e oggi abbiamo tutte le condizioni per farlo”.
“È stato un primo incontro preparatorio a quelle che saranno le fasi che dovremo monitorare e mettere in piedi da qui fino all’omologa – ha dichiarato Ilaria Paoletti, Fim Cisl – C’è ampia disponibilità da parte dei rappresentanti di Greybull, che saranno presenti ogni settimana qui in azienda, ad incontrare le organizzazioni sindacali e a presentarci il piano industriale tra due settimane. È chiaro che, nel momento in cui chiedono anche il supporto delle organizzazioni sindacali, Greybull ci lancia un messaggio: ‘noi abbiamo vissuto negli ultimi mesi scenari che hanno messo in discussione la tenuta di questa azienda nn dobbiamo ritrovarci a doverli ancora affrontare fino all’omologa e chiediamo a voi organizzazione sindacali, Regione Toscana e istituzioni facciano la loro parte per monitorare e vigilare che non ci siano cambiamenti di scenari e che il percorso sia lineare’. Abbiamo chiesto però altrettanto impegno e disponibilità a chi oggi rappresenta l’azienda attraverso il consiglio di amministrazione. Abbiamo anche incontrato le Rsu e stabilito una road map: tutti i giovedì e i venerdì anche noi saremo presenti per capire intanto come questi 10 milioni saranno spesi e dove saranno spesi”.
“Non abbiamo ancora conosciuto il piano industriale, ma già ieri abbiamo avuto un primo contatto di persona con gli investitori di Greybull Capital, la parte finanziaria di McLaren – spiega Luana Casucci, Uilm Firenze Arezzo – Per il piano industriale sarà presentato tra due settimane alla presenza appunto della parte industriale, McLaren Applied, che è arrivata a salvare lo stabilimento. L’obiettivo è quello di arrivare all’omologa del concordato, poiché solo da quel momento gli investitori potranno subentrare a pieno titolo a Fimer. Gli inconvenienti potrebbero essere dietro l’angolo, purtroppo la proprietà ci ha abituato in questi anni di vertenza a colpi di scena ripetuti e anche ‘creativi’. Dobbiamo ringraziare chi ha creduto di investire in questa realtà: sono ancora qui, ci credono e dobbiamo solo aspettare di lavorarci insieme”. Per quanto riguarda il mantenimento occupazionale Casucci aggiunge come gli investitori “abbiano apprezzato le capacità dei lavoratori e la loro resilienza. L’orizzonte è tornare crescere, non solo di mantenere gli attuali livelli occupazionali. In questi anni purtroppo sono andate perse alcune personalità, ma che di certo si riaffacceranno quando si vedrà veramente che la strada intrapresa è quella giusta”.