È un unico abbraccio quello che la comunità della Valdambra ha riservato alla famiglia Rossi dopo la scomparsa di Paolo e il recente furto avvenuto all’interno dell’abitazione della leggenda del calcio italiano a Poggio Cennina. A farsi portavoce di questa forte vicinanza è stato il sindaco di Bucine, Nicola Benini, che ha commentato così l’episodio. “Da ieri sera e ancora stamani i Carabinieri stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso, nella speranza che assicurino subito alla giustizia gli autori di un gesto così spregevole e vigliacco. Ho personalmente manifestato a Federica, a nome mio e di tutta la popolazione di Bucine, l’immenso dispiacere per questo atto criminale che la colpisce in un momento per lei particolarmente difficile. E le ho assicurato che la comunità che amministro con orgoglio, così come ha accolto con calore ed affetto Paolo Rossi e tutta la famiglia da circa 20 anni, sarà ancora più vicina a lei e alle figlie in futuro”.
Il primo cittadino, che nella giornata di ieri era presente a Vicenza alle esequie di Rossi, ha sottolineato la grande dimostrazione di affetto ricevuta da “Pablito”, ricordando la sua semplicità e genuinità come uomo. “Come Amministratori – prosegue Benini – abbiamo deciso di intitolargli lo stadio di Bucine ma di non decretare il lutto cittadino perché abbiamo negli occhi l’immagine di una persona solare, sempre sorridente, disponibile con tutti, che quando andava in giro per botteghe aveva sempre una parola o un gesto per chiunque. Ed è questa l’immagine di Paolo che deve restarci impressa per sempre nella mente. La notizia di ieri sera ha macchiato una giornata che, pur nel lutto per una perdita ingiusta e difficile da accettare, aveva fino ad allora trasmesso solo sensazioni positive: una città, anzi una nazione intera, che si stringe intorno alla famiglia di una persona che aveva uno spessore umano così grande che addirittura superava quello sportivo di un campione del mondo”.
“Dispiace che stamani, come spesso accade con i media nazionali, l’attenzione dedicata al fatto criminoso abbia in parte oscurato la grandezza del tributo dedicato da tutti a Paolo Rossi. E dispiace che la comunità di Bucine sia stata legata più ad un atto criminoso, al quale fortunatamente siamo poco avvezzi, che non al fatto di esseri stata scelta come luogo dove trascorrere la propria vita da una persona speciale come Paolo Rossi. Per questo mi fa particolarmente piacere riportare le parole che mi ha scritto stamani Federica: ‘Non voglio consentire a questi vigliacchi di rovinare questo fiume di affetto e amore che si è formato intorno a Paolo. Bucine è stata e sarà la nostra casa, qui abbiamo trovato la nostra serenità e felicità. Fino all’ultimo’. Faremo di tutto affinché Federica e le bambine riacquistino il prima possibile la giusta serenità. Siamo sicuri che questo bruttissimo episodio non scalfirà l’amore che Paolo aveva per Bucine e la Valdambra, e che lui continuerà ad accompagnarci con la sua umanità ed il suo sorriso” conclude Benini.