Da una parte le rassicurazioni degli azionisti sul trovare un nuovo possibile investitore, dall’altra sindacati e istituzioni che richiedono una soluzione in discontinuità con l’attuale proprietà. È questo in estrema sintesi l’esito del tavolo sulla vertenza Fimer convocato questa mattina in videoconferenza al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nessuna sostanziale novità dunque sulla situazione, un incontro interlocutorio con le parti in causa rimaste sulle posizioni assunte negli ultimi giorni.
A coordinare il confronto la sottosegretaria Fausta Bergamotto, presenti le organizzazioni sindacali degli stabilimenti di Terranuova Bracciolini e di Vimercate, i rappresentanti dell’azienda, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il consigliere Valerio Fabiani, la Regione Lombardia, il sindaco terranuovese Sergio Chienni e il primo cittadino di Usmate Velate, Lisa Mandelli. Per Fimer Ambrogio Carzaniga e, in rappresentanza del CdA, l’ingegner Luca Bertazzini supportati dall’avvocato Stefano Ambrosini, hanno ribadito quanto annunciato pochi giorni fa ovvero di adoperarsi con il massimo impegno come proprietà per individuare attraverso delle interlocuzioni in corso dei possibili investitori entro il 14 giugno, in maniera tale da scongiurare lo scenario dell’amministrazione straordinaria dell’azienda.
Dal canto loro le organizzazioni sindacali di Fiom, Fim e Uilm hanno riconfermato in maniera unanime la propria posizione in merito alla vertenza. Due le condizioni: la prima è quella di individuare una soluzione che permetta di riprendere subito l’attività lavorativa e che consenta una immediata iniezione di liquidità nelle casse dell’azienda, la seconda è che tale soluzione non passi dalla famiglia Carzaniga. In altre parole il futuro investitore che entra lo deve fare a pieno titolo, anche a livello di governance e di gestione dell’azienda.
L’attesa ora è tutta per il 14 giugno, data in cui è fissata la nuova udienza al Tribunale di Arezzo con il giudice che valutarà la solvibilità dell’azienda e, nel caso, la sua amministrazione straordinaria. Nel frattempo prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori valdarnesi, che portano avanti l’occupazione dello stabilimento tenendo ferma la produzione.