Si è svolto quest’oggi un incontro tra la presidente della Provincia di Arezzo e le sigle sindacali per discutere della vertenza Fimer. Un confronto diretto tra le parti, nel corso del quale Silvia Chiassai Martini si è riunita con Alessandro Tracchi (segretario provinciale Cgil), Ilaria Paoletti (segretario Fim Cisl) e Davide Materazzi (responsabile Uilm) per ascoltare la voce dei lavoratori e la loro preoccupazione per la situazione che sta attraversando lo stabilimento, anche a seguito di una mozione votata all’unanimità nel primo consiglio provinciale e dopo che la Presidente ha avviato da tempo un’interlocuzione con il Prefetto, Maddalena De Luca, che si è fattivamente resa disponibile a valutare l’interessamento di alcuni possibili acquirenti.
“Da molte settimane seguo costantemente la crisi Fimer e sono molto preoccupata per l’evolversi della situazione e le ripercussioni sull’occupazione e sul territorio – afferma Chiassai Martini – L’azienda è storicamente una delle più importanti del Valdarno, leader nel comparto delle energie rinnovabili con un mercato in forte espansione che non spiega la drammaticità di quanto sta accadendo. Ho voluto un incontro diretto con le rappresentanze sindacali e le Rsu aziendali, per mettere in pista tutti gli strumenti utili per la fine di questo incubo e la ripresa a pieno ritmo della produzione avendo già avviato da tempo un’interlocuzione serrata con il Prefetto, la dottoressa Maddalena de Luca, a seguito dell’ l’interessamento di alcuni possibili acquirenti”.
L’obiettivo unanime, infatti, è la salvaguardia di tutta la forza lavoro. “La condizione dei circa 400 lavoratori Fimer e di altrettanti lavoratori dell’indotto è la stessa – prosegue la presidente- Se dovesse fallire Fimer, le conseguenze sarebbero devastanti anche per l’indotto e viceversa, se i fornitori non vengono pagati la Fimer non è in grado di andare avanti. La Fimer deve ripartire potendo contare su di una leadership responsabile, con un piano industriale chiaro, a garanzia di una progettualità e una prospettiva di investimento a lungo termine”.
Chiassai Martini sottolinea come In un momento storico come questo, il settore delle energie rinnovabili sia in forte crescita, ma nonostante questo la situazione d’incertezza attorno a Fimer pone una certa resistenza da parte di eventuali aziende, solide, interessate. Una situazione per la presidente della Provincia di Arezzo “creata dell’attuale management che non ha presentato il bilancio 2020 e 2021, non permettendo alcuna valutazione sulla reale condizione economica e finanziaria, non permettendo di conoscere l’indebitamento effettivo e quanto devono avere i fornitori”.
“A mio giudizio 120 giorni concessi dal tribunale alla proprietà è un periodo troppo lungo – aggiunge Chiassai Martini – L’azienda può ripartire solo se si concretizza una soluzione in tempi minori per salvare il futuro lavorativo di oltre 800 lavoratori e delle loro famiglie. A mio giudizio è necessaria una nuova e solida governance che possibilmente sia una realtà industriale con una capacità manageriale interessata ad investire ed acquisire professionalità di eccellenza evitando che ci si possa nuovamente ritrovare magari tra sei o dodici mesi nelle stesse condizioni, e allora sarebbe davvero troppo tardi per tutti. A tal riguardo ho richiesto rassicurazioni scrivendo assieme alle rappresentanze sindacali direttamente al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro per la Transizione Ecologica” conclude la presidente.