Chiude a Figline la Valdarno Center – Ortopedia e sanitari e una cittadina scrive una lettera aperta al sindaco Giulia Mugnai. Con la sua missiva la signora Emanuela, ex utente della sanitaria di via Petrarca che ha chiuso i battenti lo scorso 31 dicembre, riporta al primo cittadino i disagi che si ritrova a subire a seguito della cessata attività dell’esercizio. “Per noi disabili è una grossa perdita che ci obbliga, per chi ne necessita, a spostarsi a San Giovanni Valdarno o Firenze – evidenzia la cittadina – Vorrei ricordare che la sanitaria era indirettamente legata a Lei in quanto partecipata dalla Farmavaldarno Spa di cui il Comune di Figline e Incisa Valdarno detiene circa il 75% del capitale, è pertanto evidente che senza il suo assenso detta chiusura non sarebbe avvenuta. Lei è molto brava ad andare sui giornali e media locali a vantarsi dell’attenzione al sociale ed ai problemi sanitari, ma quando può intervenire direttamente non fa niente ed avalla scelte penalizzanti per le persone in difficoltà”.
“Da alcuni anni (10) frequento la sanitaria e nel tempo ho visto un sempre crescente abbandono ed una mancanza di aggiornamento della struttura da addebitare a chi doveva gestire l’innovazione; e chi era che doveva gestire? Le persone politiche da Lei scelte per tale ruolo. Persone forse più interessate al gettone mensile che allo sviluppo dell’attività. Il risultato è che per il paese e dintorni mancherà un servizio e 3 dipendenti sono stati licenziati. Tutto questo nel silenzio più assoluto: non ha detto niente l’assessore alle partecipate, non ha detto niente l’assessore al sociale, non hanno detto niente i partiti di maggioranza, PD e socialista, non ha detto niente il sindacato pensionati al quale sono iscritta. Forse un tempo passato tale scelta sarebbe stata oggetto di un dibattito, adesso non più, tutto nel massimo silenzio”.
Chiamata in causa direttamente, la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai ha risposto alla signora Emanuela, illustrando le motivazioni che hanno portato “ad un necessario ripensamento dei servizi offerti dalle nostre società partecipate” e precisando che da tempo il punto vendita di via Petrarca stava registrando “perdite d’esercizio, legate a multipli fattori tra i quali anche una scarsa accessibilità e l’assenza di un parcheggio”. “Sono dispiaciuta” ha commentato Mugnai, aggiungendo però come il Comune abbia “l’obbligo di controllare e verificare in maniera costante e precisa l’operato delle società partecipate, per prendere decisioni consapevoli. Sostenere le difficoltà economiche della sanitaria ‘Valdarno Center’, magari a scapito della società FarmaValdarno, che ha un bilancio in salute e che continua a crescere, offrendo sempre più servizi (ne è un esempio la nuova Farmacia comunale di Incisa, di recente apertura), non sarebbe in alcun modo tutelante dell’interesse pubblico”.
“Questo perché il bilancio di FarmaValdarno entra a far parte anche del bilancio consolidato dell’ente comunale e non possiamo ammettere perdite economiche che rappresenterebbero un vero e proprio danno erariale – precisa il sindaco – Ovviamente, essendo un ente pubblico, oltre agli aspetti economici e di bilancio valutiamo anche e soprattutto quelli sociali, che sono al centro del nostro interesse primario. Proprio per questo motivo ci siamo attivati affinché la vendita di materiale ortopedico e sanitario (già effettuato, ad oggi, anche in altre sedi) venga ampliata e potenziata. Intanto, ricordo che sul nostro territorio è già possibile trovare ampia scelta in altri punti vendita delle nostre farmacie comunali, collocati tra l’altro in zone meglio servite e più raggiungibili e accessibili, come la farmacia Serristori o la parafarmacia interna alla Coop, entrambi luoghi interessati da recentissimi miglioramenti sia strutturali che nel servizio (come la meccanizzazione del magazzino della Serristori e l’arredamento della parafarmacia della Coop). Pertanto, di fronte ad un punto vendita che è costretto a chiudere, l’ obiettivo di questa amministrazione non è mai stato quello di privare i cittadini di servizi essenziali, ma anzi di ripensarli, rendendoli ancora più accessibili e di facile fruizione”.
Infine il primo cittadino, che sottolinea come a Figline e Incisa l’amministrazione comunale abbia molto investito nel settore sociale “come dimostrano gli oltre 2 milioni di euro che ogni anno vengono stanziati nel bilancio comunale”, rivolge un invito alla signora Emanuela per un incontro per discutere sul tema, ribadendo che la porta dell’ufficio del sindaco è sempre aperta per tutti i cittadini.