Si apre stasera, venerdì 30 agosto, la festa del Perdono a Figline. Un momento oggi conosciuto principalmente per le luci, le giostre e i fochi, ma che in realtà ha un’origine antica e suggestiva che compenetra la festa popolare con la sacralità dei riti penitenziali.
È per questo motivo che la festa del Perdono figlinese viene ufficialmente inaugurata dalla Processione della Vergine Addolorata, una cerimonia antichissima che dalla Germania, nel corso del XVI secolo per opera dei Servi di Maria, si diffuse in tutta Europa. Spostata nel mese di settembre, per una coincidenza è nello stesso mese che si ha memoria dell’arrivo dei Francescani in Valdarno, partiti da Assisi per portare appunto il Perdono nella nostra vallata. Il Perdono si inserisce così nel periodo delle celebrazioni mariane, un lungo arco di tempo che va dal 15 agosto – Festa di Maria Assunta, titolare della Collegiata figlinese – la processione dell’Addolorata e il mese mariano di ottobre.
Come da tradizione, la processione dell’Addolorata terminerà il suo itinerario all’interno della Collegiata dove, come avviene oramai da tanti anni, il Coro del Teatro Garibaldi solennizza la cerimonia con la ricerca e l’esecuzione di canti che ben si sposano al duplice contesto della festa. Per l’esibizione di quest’anno, il Coro ha scelto il tema della fratellanza e della riconciliazione all’ingresso (Ubi caritas et amor) e quello della gioia per la Grazia ricevuta per il momento del commiato (The Ground – Pleni sunt coeli). I brani scelti, una selezione che ricordiamo si rinnova ogni anno, sono di Ola Gjeilo, pianista e compositore norvegese contemporaneo.
L’appuntamento con la Solenne Liturgia di apertura della festa del Perdono figlinese e l’esibizione del Coro del Teatro Garibaldi, ricordiamo, è dunque stasera, ore 21:15, presso l’Insigne Collegiata di Santa Maria Assunta.