I militari della Stazione Carabinieri Forestali di Reggello, a seguito di una segnalazione di un privato cittadino, si sono recati in località Catigliano, nella frazione di Vaggio del Comune di Reggello, per la strana colorazione assunta dal torrente Resco dovuta all’immissione di una sostanza indefinita all’uscita di una conduttura laterale.
I militari insieme ad una pattuglia della Polizia Municipale reggellese, hanno potuto constatare che nell’alveo si era formata una zona di colorazione diversa e più intesa, all’uscita di un canale di raccolta, che presentava sul fondo uno strato di accumulo di materiale “limoso” di grana molto fine con una colorazione grigio-celeste. Seguendo il corso di questo canale i militari hanno riscontrato un tubo in pvc proveniente da un pozzo artesiano che scaricava acqua satura di questo limo. Dagli accertamenti condotti è emerso che trattasi di acque di spurgo di un pozzo artesiano autorizzato, ma così come previsto dalla normativa vigente, DPGR 50/R/2015 all’art. 7, è indispensabile prevedere un pozzetto di decantazione, prima dell’immissione nel corpo idrico recettore, al fine di non aumentarne la torbidità. Quindi l’attività di spurgo del pozzo doveva quindi prevedere una vasca di decantazione e, la sola acqua derivante da questa, poteva essere reimmessa nel corpo idrico recettore in quanto considerata “acqua di restituzione”, ai sensi del Testo Unico Ambientale (T.U.A), mentre i fanghi limosi dovevano essere utilizzati in loco, oppure smaltiti a norma di legge, con procedure di cui al D. Lgs. 152/2006.
Questo comportamento costituisce la violazione del Testo Unico Ambientale, laddove vieta lo smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi, nello specifico fanghi limosi, provenienti dallo spurgo di un pozzo tramite immissione in un corpo recettore. Una persona è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria.