Era destinato a un cittadino residente in Valdarno il pacco fermato dalla Polizia a Fiumicino contente un flacone di GBL, la cosiddetta “droga dello stupro”. A bloccare il plico sospetto è stata la Polizia di Frontiera di Fiumicino, nell’ambito di un’operazione portata a termine nei giorni scorsi e volta a contrastare l’acquisto illegale di stupefacenti on line. Gli investigatori della squadra mobile hanno rinvenuto all’interno del pacco un flacone da un litro di questa sostanza incolore e inodore, comunemente conosciuta come “droga dello stupro” in quanto può essere somministrata alla vittima senza che se ne accorda poiché inodore e incolore.
Il GBL può provocare effetti sedativi e ipnotici, favorendo in alcuni casi anche la perdita della memoria. “Tali caratteristiche – spiegano gli agenti – portano ad utilizzare questa sostanza per il compimento di violenze sessuali”. Il 50enne, incensurato, è stato così deferito in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e il flacone con la sostanza, dalla quale era possibile ricavare almeno 1000 dosi, è stata sequestrata in attesa degli accertamenti di laboratorio.