Si è tenuto questo pomeriggio il vertice tra la Regione Toscana e i sindaci del Valdarno alla presenza di Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia e del Comitato Pendolari. Oggetto dell’incontro, la presentazione delle soluzioni tecnicamente percorribili per tutelare i treni regionali dalle crescenti interferenze con l’Alta Velocità.
L’incontro – il quarto di un ciclo di confronti operativi convocati dalla Regione con Enti Locali, gestori e utenti della linea – è stato aperto dalla Regione, che ha ringraziato i gestori e la propria struttura per aver prodotto nel minor tempo uno studio esaustivo di tutti i provvedimenti tecnicamente assumibili per contenere l’interferenza con l’AV sulla Direttissima e all’ingresso del nodo di Firenze.
Richiamato dunque il colloquio dello scorso 3 aprile a Firenze con l’AD nazionale di Rete Ferroviaria Italiana Strisciuglio, durante cui la Regione ha rinnovato il sollecito ai vertici nazionali ad assumere azioni concrete ed efficaci per il potenziamento infrastrutturale della linea e affinché la circolazione dell’AV non danneggi più il servizio pubblico regionale, la parola è passata ai gestori del servizio in Toscana per la presentazione – treno per treno – delle opzioni tecniche potenzialmente in grado di risolvere le maggiori interferenze.
In chiusura del confronto, oltre a chiedere a RFI di elaborare con urgenza uno studio che illustri tutti possibili correttivi all’Alta Velocità per migliorarne la convivenza con i treni regionali, la Regione ha evidenziato due aspetti: ai gestori, l’urgenza di intervenire per ammodernare i propri sistemi di comunicazione a bordo e in stazione; ai sindaci, l’invito a valutare attentamente le soluzioni illustrate, che saranno presto oggetto di un ulteriore confronto.
“Si è trattato di un incontro interlocutorio- ha detto la Presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi – Trenitalia ad inzio aprile ha garantito all’assessore Baccelli e al presidente Giani la volontà di investire nel potenziamento della tratta Firenze-Arezzo per superare le criticità legate al trasporto pendolare e che partendo da uno studio di fattibilità prevede un investimento di un miliardo di euro. Una buona notizia ma che sposta ulteriormente nel tempo le possibili soluzioni”.
RFI, poi, prosegue Vadi “ci ha presentato una serie di soluzioni che di fatto sono aggiustamenti rispetto ai treni che presentano nelle fasce di percorrenza dei pendolari le maggiori criticità. Come sindaci siamo intervenuti sostenendo che non è possibile andare avanti proponendo degli aggiustamenti: è necessario che Regione Toscana, insieme ai sindaci, a tutela dei pendolari inviti e solleciti RFI a creare fasce di tutela del trasporto ferroviario massimamente utilizzato dai pendolari: la mattina quando si va a lavoro o a scuola e il pomeriggio quando si torna a casa”.
“O si interviene in questo modo, perché abbiamo capito in maniera molto chiara che le interferenze tra trasporto locale e alta velocità sono quelle che determinano le maggiori criticità e i ritardi per i pendolari, o si interviene sull’alta velocità creando queste fasce di tutela del trasporto ferroviario, oppure queste criticità non si risolveranno mai. L’assessore regionale ha chiuso l’incontro rinviando a una successiva riunione alla quale RFI questa volta si presenterà con le proposte relative al contenimento, nelle fasce orarie dei pendolari, dell’alta velocità. Speriamo che questo prossimo incontro sia davvero risolutivo e soprattutto che si comprenda che la tutela dei pendolari passa dalla limitazione dei treni dell’alta velocità” conclude la presidente Vadi.