Dopo il primo bimestre 2023, si confermano anche per marzo e aprile la ripresa dell’attività chirurgica programmata a pieno regime e il trend di recupero della lista di attesa, avviato da maggio 2022. A riportarlo è l’Asl Toscana Centro che in una nota illustra come i monitoraggi di attività relativi al 1° quadrimestre 2023 evidenzino un incremento complessivo di interventi pari al 3% rispetto allo stesso periodo 2019. Si tratta di interventi elettivi in regime di ricovero – quelli programmabili, non urgenti – e in regime di ambulatoriale complessa sia nei presidi ospedalieri della Asl Toscana centro sia in erogazione congiunta presso il privato accreditato (oltre 600 interventi in più presso il privato accreditato grazie al recepimento della DGRT 349 dell’aprile 2023).
Questo trend di miglioramento è generalizzato a tutti gli ospedali, spiega l’azienda sanitaria che evidenzia che i presidi ospedalieri che in questa prima parte dell’anno hanno fatto registrare incrementi più rilevanti rispetto al 2019, sono “gli ospedali Serristori a Figline Valdarno (+62%) dove la riorganizzazione delle risorse ha permesso anche il trasferimento di casistica a bassa complessità da altri ospedali; Santa Maria Nuova (+60%) grazie all’incremento dei letti di chirurgia; IOT Palagi (+51%) grazie alla reingegnerizzazione del processo attuata negli ultimi due anni e il S.S. Cosma e Damiani di Pescia (+13%) grazie al potenziamento degli slot di sala”.
Per quanto riguarda il trimestre estivo 2023, le previsioni indicano tassi produttivi chirurgici complessivamente in linea con lo stesso periodo del 2019. “Da 3084 sedute programmate nell’estate 2019, si prevede di raggiungere 3158 sedute nell’estate 2023 (contro le 3048 dell’estate 2022) quindi con una previsione di incremento rispetto al 2019 del +6% – spiega l’Asl – Sulla base delle pianificazioni, i principali incrementi attesi sono quelli degli ospedali Serristori di Figline Valdarno e S.S. Cosma e Damiano di Pescia”.
Per quanto riguarda invece le liste di attesa, anche nei primi mesi del 2023 si conferma il trend di recupero con un -3.204 pazienti in lista rispetto a maggio 2022, corrispondenti ad un calo del 15%. “Un risultato importante che ha riportato la lista d’attesa sui livelli di fine anno 2020 e ancora più significativo considerato che l’attuale dotazione di posti letto dei reparti di chirurgia – causa conversione in altri setting al fine di tamponare la forte pressione al Pronto Soccorso – è inferiore circa del 15% rispetto a quella standard del 2019”.
“Risultati che sono tutti frutto dell’impegno dell’Azienda oltre che dello sforzo dei professionisti sanitari nel garantire disponibilità e flessibilità anche dopo anni molto faticosi a causa della pandemia. In questo contesto, preme sottolineare anche l’impegno degli stessi medici nell’incremento delle prestazioni specialistiche ambulatoriali alla luce del riemergere della domanda sommersa negli ultimi anni. Per questo l’Azienda – conclude la nota – consapevole che sono presenti ancora ambiti di miglioramento, tiene a ringraziare il proprio personale per l’encomiabile impegno profuso in questi mesi”.