“L’ambulatorio ‘sperimentale’ non è un presidio per l’emergenza-urgenza”. È chiaro il messaggio che questa mattina i rappresentanti di Fratelli d’Italia di Figline Incisa – la capogruppo in consiglio comunale Giorgia Arcamone e il responsabile locale Enrico Venturi – hanno voluto esprimere in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Medico Avanzato presso l’ospedale Serristori. Si tratta di una delle questioni sollevate dai membri di FdI, che riportano perplessità e dubbi non solo riguardo la comunicazione dei servizi del CMA, ma anche sulla sua organizzazione.
“Noi vorremmo che la cittadinanza fosse realmente informata su quello che realmente è questo Centro Medico Avanzato – ha dichiarato Arcamone – ovvero un presidio che va a trattare tutta una serie di codici minori, in auto presentazione. Questo, secondo me, ancora dalla comunità non è percepito in maniera corretta: la nostra preoccupazione è che possano presentarsi persone con codici molto più gravi e che quindi andranno spostati per forza all’ospedale di Ponte a Niccheri, perdendo del tempo prezioso”.
“Non mi pare, inoltre – ha aggiunto la consigliera comunale d’opposizione – che il governatore Giani abbia specificato che trattandosi di codici minori questo preveda il pagamento di un ticket: quindi i cosiddetti codici 4 e 5 che verranno presi in carico qui dovranno pagare un ticket e questo non è stato detto alla cittadinanza. Mi sembra ci sia un difetto di comunicazione di quelli che saranno i servizi erogati da questo Centro Medico e questo può portare a delle problematiche, anche abbastanza gravi, per l’utenza. Senza considerare i professionisti che vi lavorano all’interno che possono essere esposti a dover dare una mano per un codice che non è corretto per questa struttura”.
Arcamone allarga il quadro dei nodi da sciogliere anche all’organizzazione dei turni del personale del CMA, esprimendo dubbi anche su come il servizio si integrerà con quelle che saranno le strutture sanitarie che dovranno sorgere sul territorio. “Abbiamo capito che solo la prima mattina ci sarà una turnazione corretta, mentre nel pomeriggio ci sarà un’organizzazione del personale praticamente in straordinario, proveniente da una turnazione precedente. Sappiamo bene che lavorare dodici ore non consente di lavorare con serenità, quindi abbiamo una serie di perplessità riguardo a questo Centro Medico, senza contare che qui ci dovrà venire anche un ospedale di Comunità e una Casa della Salute – conclude Arcamone – La Casa sembra essere un ‘doppione’ del Centro, dell’ospedale di Comunità nessuno più ne parla quindi non riusciamo più a capire quale sarà il futuro di questo ospedale”.