Sono arrivati a conclusione i lavori del primo lotto per l’intervento di mitigazione del rischio idraulico nell’abitato di Faella, nel Comune di Castelfranco Piandiscò. Le operazioni, ultime nel giro di poco più di due mesi e dal costo complessivo di 1 milione e 343.325 euro, hanno visto la realizzazione di opere di laminazione delle portate di piena sul bacino dell’affluente destro del fosso Rantigioni e gli interventi di sistemazione del tratto terminale dell’affluente fino alla confluenza del Rantigioni. Inoltre è stata ricostruita l’immissione dell’affluente nel fosso di Rantigioni e adeguato l’attraversamento esistente.
Presenti questa mattina al taglio del nastro il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore alla protezione civile e difesa del suolo Monia Monni, il presidente dei Comuni del Pratomagno nonché sindaco di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli accompagnato da una rappresentazione della giunta comunale. “La mitigazione del rischio idraulico – ha detto il presidente Eugenio Giani – è una priorità per la nostra Regione Il Rantigioni negli anni passati è stato la causa del verificarsi di numerosi e frequenti episodi alluvionali che hanno interessato da vicino l’abitato di Faella. Ricordo in particolare i danni dell’alluvione del 2013, le famiglie coinvolte. Oggi inauguriamo questo primo lotto di opere eseguite anche in tempi brevi che sono un primo importante passo per la proteggere l’abitato”
“Inauguriamo oggi – ha aggiunto Monia Monni – un’opera molto significativa perché mette in sicurezza l’abitato di Faella, che negli anni addietro è stato colpito da eventi anche importanti. Gli interventi effettuati sono dal punto di vista idraulico particolarmente innovativi, e sono stati eseguiti con grande rapidità. Siamo molto felici di collaborare con Comuni che hanno questa capacità di mettere a terra queste opere in maniera veloce e significativa. I fenomeni meteo-climatici avversi sono sempre più frequenti e il nostro territorio presenta fragilità sulle quali dobbiamo intervenire con efficacia e tempestività per proteggere i nostri territori e le nostre cittadine e cittadini.”
Come noto il rischio idraulico dell’abitato di Faella come testimoniato dall’evento dell’ottobre 2013, è dovuto alla presenza di un tombamento che subito a monte dell’edificato ragccoglie, in modo insufficiente , le acque del Borro di Rantigioni. Per superare questa criticità sono state progettate e completate le opere per la realizzazione di una cassa di espansione in derivazione sul Borro, che ha una capacità di laminazione e di circa 3000 metri cubi.
“Ringrazio la Regione Toscana, il presidente Giani e l’assessora Monni, per avere contribuito alla realizzazione di interventi di elevata complessità tecnico-scientifica e di rilevanza storica per la sicurezza della popolazione di Faella. Voglio anche congratularmi – ha detto il sindaco Cacioli – con l’Unione dei Comuni del Pratomagno e del comune di Castelfranco Piandiscò, con i professionisti dello studio Hydrogeo, con le maestranze per l’alta professionalità ed efficienza nell’esecuzione dei lavori a regola d’arte e con tutto il personale delle nostre amministrazioni. Il cammino verso una piena messa in sicurezza dei territori è ancora aperto ad ulteriori traguardi che la regione e il Governo sapranno certamente aiutarci a raggiungere”