C’è la proroga per la cassa integrazione dei lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline e Incisa. L’accordo sullo strumento è stato raggiunto questa mattina con una video conferenza tra le parti che ha riunito i segretari delle tre sigle sindacali (Daniele Calosi per Fiom Cgil, Alessandro Beccastrini Fim Cisl e Davide Materazzi per Uilm, oltre ai rappresentanti della Rsu), l’azienda rappresentata da Paul Wyckaert e Laura Mancini e Confindustria Firenze con Paola Fabbrini.
La cigs è stata prolungata per altre 9 settimane con causale Covid-19, come previsto dal decreto Cura Italia. Dunque tale ammortizzatore rimarrà attivo fino alla fine di agosto e non più giugno come finora previsto. Un traguardo che consente così di aver ulteriore tempo da poter dedicare al progetto di reindustrializzazione del sito di via Petrarca aggiungendo altri due mesi utili per proseguire quanto fatto finora nonostante l’emergenza sanitaria in corso.
“La firma di questa ulteriore proroga, richiesta unitariamente il 18 marzo, è un fatto importante ma non basta: ci permette di recuperare solo parte del tempo che il virus ci sta facendo sprecare, vista la presenza di soggetti interessati alla reindustrializzazione al tavolo ministeriale – commenta Calosi della Fiom Cgil – Assieme alla Cgil chiederemo al Governo di predisporre un’ulteriore proroga, almeno fino alla fine dell’anno, non soltanto per la Bekaert ma anche per tutti quei tavoli aperti al Ministero dello Sviluppo Economico e in attesa di soluzioni analoghe. Siamo in una fase di assoluta emergenza, che richiede azioni decise da parte della Politica. Non lasciamo soli i lavoratori Bekaert, che rischiano di pagare il prezzo più alto della crisi post-virus”.