Serata no per la Bruschi San Giovanni, che nel recupero casalingo della seconda giornata è costretta ad arrendersi al Sassari che s’impone sul parquet del Palagalli per 75 a 59. La squadra sarda, seppur limitata da una rotazione ridotta, è brava a scappare nella prima metà di gara rispedendo al mittente i tentativi di rimonta subiti nella ripresa. La formazione di coach Matassini paga una prima metà di gara sottotono, con Holmes e Gustavvson a banchettare. Nella ripresa, spinti della miglior Whitted stagionale e una Lucia Missanelli sul pezzo in uscita dalla panchina, Tassinari e compagne sfiorano una clamorosa rimonta fallendo un paio di possessi chiave che avrebbero potuto scrivere un finale differente.
Entrando nel merito della partita, è Garrick dall’arco a sbloccare in favore delle sangiovannesi il punteggio tra le due compagini. Carangelo e Gustavvson firmano il primo parziale ospite (3-6), mentre la Bruschi continua a litigare col canestro. Ciavarella con quattro punti in fila scrive il più sette ospite, ma Missanelli risponde presente e in uscita dalla panchina firma il meno tre sul 7-10. Ciavarella e un’ispiratissima Gustavvson trovano ancora la via del canestro, con la Dinamo che chiude la prima frazione avanti 9-15.
Nel secondo periodo Gustavvson riparte come aveva finito, propiziando il 9-19. Toffolo fa più dodici, obbligando Matassini a chiamare minuto di sospensione. Whitted sblocca la Bruschi, ma Sassari amministra i ritmi di gioco e con Carangelo fugge sul 11-28 a metà frazione. Due triple di Holmes valgono il più venti esterno (14-34), con la sola Missanelli a provare a limitare i danni con il 2+1 del 17-34. Schwienbacher si sblocca dall’arco, ma Carangelo di tabella risponde nuovamente con il più sedici. Whitted e Tassinari limitano i danni, con la Bruschi che va al riposo sotto 28-39.
Dopo l’intervallo, una tripla di Garrick riapre la partita riportando sotto la doppia cifra il margine. Holmes fa più dieci, ma Whitted risponde con la stessa moneta. Carangelo prima e Gustavvson poi riallungano il passivo (33-46), ma una buonissima Whitted continua a trovare il canestro. La Bruschi mostra un volto differente e Garrick con una tripla suona ulteriormente la carica con il meno otto. Sassari è però letale e in un amen stampa un 5-0 di parziale per il 38-51 che porta Matassini al timeout. Tre liberi di Schwienbacher e il piazzato di Garrick ridanno nuovamente ossigeno (43-51), con Varga che dalla lunetta rimette a contatto le compagne sul meno sei. Sassari sbanda, Whitted fa meno quattro riaprendo i giochi con Restivo che dopo l’ennesima palla persa, è costretto al timeout. Il 2+1 di Holmes ridà ossigeno alle sarde, con il terzo quarto in archivio 47-54. Nell’ultimo periodo Holmes torna a far male alla Bruschi, scrivendo l’immediato più dieci sul 48-58. Gustavvson col più dodici prova a lanciare i titoli di coda, ma Missanelli e Tassinari replicano col meno sette tenendo accese le speranze in casa Bruschi a cinque dal termine. Trasi fa meno sei, ma a spegnere l’entusiasmo Bruschi è una tripla di Holmes che riallontana il passivo a nove lunghezze. I punti di Gustavvson (54-67) valgono i titoli di coda sull’incontro: Sassari vince 59-75.
“Siamo in crescita, anche se commettiamo troppi errori gratuiti ancora – il commento nel post gara di coach Matassini – Bisogna continuare ad avere fiducia. Anche oggi potevamo vincere, ma abbiamo regalato il primo quarto e poi dopo il recupero, nei momenti importanti, due accoppiamenti sbagliati in transizione, qualche tiro libero sbagliato di troppo e il dado è tratto. Siamo una matricola e dobbiamo avere l’umiltá di accettare i nostri limiti e le difficoltá. Testa alta e vincere a Brescia”.