In attesa di recepire quelle che saranno le indicazioni del Governo e relativo Dpcm in merito alla cosiddetta Fase 2, l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa ha istituito un gruppo di lavoro finalizzato a programmare azioni e interventi a sostegno della comunità locale, nei vari ambiti di competenza comunale. Il gruppo – costituito dal segretario generale, dai dirigenti e dai responsabili dei servizi dell’ente, dagli assessori e dal sindaco – si occuperà di definire un programma e un piano operativo finalizzato a erogare servizi e misure di sostegno in linea con i bisogni di cittadini, famiglie e imprese locali, nel pieno rispetto di quelle che saranno le nuove norme di ordine sanitario che sarà obbligatorio seguire.
I principali obiettivi prevedono la progettazione di interventi e misure a sostegno del territorio per il rilancio delle attività produttive e commerciali; la definizione di nuovi modelli di servizi educativi, sociali e culturali, capaci di garantire la sicurezza dal punto di vista sanitario, ma anche di rispondere alle esigenze di socializzazione e sostegno delle fasce più deboli evitando così la marginalità sociale; ampliamento degli interventi di Protezione Civile, integrandoli con i servizi dell’ente; programmare dal punto di vista finanziario interventi e azioni annuali e pluriennali dell’ente tenendo conto delle conseguenze economiche provocate dall’emergenza sanitaria e del relativo impatto sul bilancio comunale. A questi aspetti si aggiunge anche la necessità di individuare nuove modalità di accesso ai servizi da parte dei cittadini (sia online sia con una nuova ridefinizione degli accessi agli sportelli al pubblico e agli uffici comunali), sia quella di progettare nuovi modelli di organizzazione del lavoro da parte del personale comunale, promuovendo la turnazione dei dipendenti e il lavoro agile, così da garantire la presenza fisica dei dipendenti presso gli uffici, ma regolamentando gli accessi.
Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha aderito all’appello della Fiom Firenze per un protocollo territoriale in materia di sicurezza sul lavoro nella ripresa delle attività. Sempre in questa direzione, ha inoltre approvato un “protocollo anti-contagio” da applicare a tutela dei dipendenti e degli utenti dei servizi comunali. Il documento, che recepisce le indicazioni nazionali e regionali al riguardo, contiene linee guida condivise con le parti sociali per assicurare la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Il protocollo dunque prevede l’adozione di precauzioni igieniche personali e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, limitazione degli spostamenti tra uffici e delle riunioni in presenza (quest’ultime saranno sostituite quasi esclusivamente da collegamenti a distanza, tranne nei casi a ridotta partecipazione fermo restando il distanziamento sociale e un’adeguata pulizia e areazione dei locali), sospensione di eventi interni e di formazione in aula (garantita quella a distanza), isolamento di eventuali casi sintomatici e relativi contatti che si dovessero manifestare sul posto di lavoro.
“Credo sia indispensabile evitare di perdere tempo e lavorare per sostenere tutti i cittadini che si sono visti stravolgere la vita dal Coronavirus – spiega il sindaco Giulia Mugnai – Come ben rappresentato anche da Anci, che ha raccolto le richieste di tutti i sindaci italiani, bisogna ripartire senza perdere tempo, ma bisogna anche sapere come farlo. Servono misure straordinarie per sostenere quelle attività che soffrono di più questa emergenza che è economica e sociale, oltre che sanitaria. Servono progetti per poter garantire una continuità educativa ai bambini e ai ragazzi, servono modelli nuovi per erogare servizi ai cittadini dai centri estivi, alle attività sportive, fino alle iniziative culturali. Non servono a parole né servono tra un anno, servono concretamente qui ed ora, magari non pensando solo al presente, ma guardando alle nostre comunità del futuro, perché in questa crisi mondiale dovremo anche decidere quali scenari che proprio non hanno funzionato vogliamo lasciarci alle spalle”.
“Si può fare una riflessione sulla distanza di sicurezza, le mascherine, i gel, i guanti, ma poi bisognerà soprattutto capire come si gestiscono le migliaia di persone che solo nel nostro Comune lunedì 4 maggio dovranno prendere il treno alla stazione di Figline o dovranno fare magie nella gestione dei figli per tornare a lavoro, il tutto garantendo sicurezza – prosegue il primo cittadino – Come Paese, abbiamo assoluto bisogno della fase 2, ma dobbiamo avere chiaro cosa significa e come la organizziamo. Per lavorare su questo, nella giunta di ieri abbiamo approvato la costituzione di un gruppo di progetto dedicato alla ripartenza. Gli uffici coinvolti si stanno già occupando operativamente di studiare e concretizzare le misure necessarie per la fase di riapertura, tenendo a mente che il contenimento del contagio da coronavirus e la salute pubblica devono restare la priorità”.