Ripristino completo delle attività al Day Hospital oncologico del Serristori e rientro degli anestesisti. È questo quanto chiede il Calcit Valdarno Fiorentino nella lettera firmata dal presidente Bruno Bonatti e inviata alle istituzioni e alla Azienda Sanitaria Toscana Centro in merito alla situazione del presidio ospedaliero figlinese.
Una richiesta che, come sottolinea la onlus, nasce dalla “situazione creatasi all’Osma con la presa in carico dei soggetti contagiati dal virus Covid-19” e a seguito delle “numerose lamentele dei pazienti oncologici in carico al DHO del Serristori”. “Vista la crescente preoccupazione di questi pazienti in merito a un possibile contagio che aggraverebbe la loro situazione” prosegue la lettera e “visto il generale rallentamento della diffusione del virus con il conseguente minor utilizzo della terapia intensiva” che comporta un impiego ridotto di anestesisti, il Calcit Valdarno Fiorentino chiede “il ripristino completo delle attività al DHO del Serristori, unitamente al rientro degli anestesisti in forza a detto presidio”.
“Come associazione abbiamo sempre collaborato a trovare soluzioni per supportare le esigenze dei pazienti oncologici, sobbarcandoci anche il costo economico delle stesse e continue e continueremo a farlo – ribadisce la onlus – ma in questo momento non possiamo esimerci da fare da portavoce delle lamentele, per alcuni giunte al limite della sopportazione, fidando nell’accoglimento delle richieste di cui sopra prima che la situazione degeneri in azioni clamorose di protesta”.