Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno interviene a Montevarchi per facilitare il sistema di apertura del manufatto di immissione del fosso Reale nel Dogana ed evitare il riflusso delle acque delle piene del torrente e dell’Arno. Realizzata in acciaio zincato, priva di un sistema di apertura manuale efficiente, aprirla, tutte le volte, diventa un’impresa. Basta pensare che il suo peso raggiunge i 700 chili. Anche utilizzando la benna di un escavatore, agganciarla appare un’impresa.
L’ultimo esempio risale allo scorso settembre quando, a causa delle abbondanti precipitazioni che hanno investito il Valdarno, i vigili del fuoco di Montevarchi hanno dovuto immergersi nell’acqua e ancorare l’opera a un verricello per riuscire ad azionarla. Una criticità che, grazie ai lavori di miglioramento iniziati proprio oggi dal Consorzio, verrà risolta.
“La portella – spiega la geometra Giulia Pierozzi del settore Difesa Idrogeologica del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e referente della Unità Idrografica Omogenea (UIO) Valdarno -, costituisce una valvola di non ritorno: in casi di eventi di piena, viene sollecitata da una spinta idrostatica che la fa chiudere, evitando il riflusso verso le aree circostanti. È frequente però che i residui vegetali, provenienti dalla zona agricola a monte, finiscano nel fosso Reale e, trascinati dalla corrente fino all’opera, si incastrino sulla portella, impedendone il regolare funzionamento. Come è accaduto di recente: proprio questa difficoltà ha fatto scattare la segnalazione e la richiesta di intervento del Consorzio, che adeguerà il manufatto in modo da consentirne un’apertura più agevole e da facilitare l’operazione di rimozione del materiale vegetale”.
In seguito a un sopralluogo congiunto con i rappresentanti del distaccamento di Montevarchi dei VVFF e del comune, con il via libera del Genio Civile Valdarno Superiore, il Consorzio ha predisposto il progetto per mettere in salvo i campi, risolvendo la problematica della “portella difficile”.