Sarà Antonio Capuano a ricevere il Marzocco d’Oro nell’ambito della 39esima edizione del Valdarnocinema Film Festival, la kermesse dedicata al cinema d’autore in programma ad ottobre a San Giovanni Valdarno. Il regista e scenografo italiano riceverà dunque il premio – raffigurante un leone seduto, simbolo della città sangiovannese, che regge con la zampa lo scudo gigliato simbolo di Firenze – come riconoscimento per la sua lunga carriera, la sua coerenza artistica e per la sua politica culturale. La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 9 ottobre presso il CinemaTeatro Masaccio. A seguire verrà proiettato l’ultimo film di Capuano “Il buco in testa”, che ha debuttato al Festival di Torino 2020. Nelle prossime settimane sarà comunicato il programma dell’intera rassegna, composto di concorso, fuori concorso e sezioni speciali.
“Assegnare il Premio Marzocco d’oro alla carriera ad Antonio Capuano – dichiara Paolo Minuto, direttore artistico del festival – significa riconoscere ad un autore indipendente il merito di trent’anni di carriera portata avanti con l’ostinazione di chi non ha voluto mai essere dipendente da nessuno. È il premio a chi come regista ha sempre avuto il pubblico come interlocutore privilegiato, così come da docente ha avuto gli studenti, insegnando Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, come interlocutori privilegiati”.
Ripercorrendo la carriera di Antonio Capuano, nasce nel 1940 a Napoli, dove ha lavorato come scenografo al Centro Rai e insegnato scenografia all’Accademia delle Belle Arti. La sua opera prima Vito e gli altri (1991), selezionato e premiato alla Settimana della Critica di Venezia e Nastro d’argento per il miglior regista esordiente, ha dato inizio a quella che sarebbe stata considerata la “nuova onda” del cinema napoletano negli anni ’90. Alla Mostra di Venezia è tornato più volte, partecipando in Concorso con Pianese Nunzio 14 Anni a Maggio (1997), Luna rossa (2001) e il film collettivo I vesuviani (1998); alle Giornate degli autori con L’amore buio (2010) e ancora alla Settimana della critica con Bagnoli Jungle (2015). Al Festival di Locarno sono stati invece presentati Polvere di Napoli (2000) e La guerra di Mario (2005).
Il nome di Capuano va così ad arricchire ulteriormente l’elenco degli artisti che hanno ricevuto il riconoscimento del Marzocco d’Oro, un premio consegnato a grandi personalità del panorama cinematografico: Michelangelo Antonioni 1995, Mario Monicelli 1996; Paolo Taviani 1997; Silvana Pampanini 1998; Sandra Milo 1999; Marisa Merlini 2000; Gilberto “Gillo” Pontecorvo 2001; Giuseppe Ferrara 2002; Adriana Asti 2003; Gabriele Ferzetti 2004; Marina Confalone 2005; Anna Bonaiuto 2006; Raffaele Pisu 2007; Carlo Lizzani 2008; Vittorio De Seta 2009; Piera Degli Esposti 2010; Giuliano Montaldo 2011; Silvio Soldini 2013; Mimmo Calopresti 2014; Abel Ferrara 2015; Carlo Verdone 2016; Marco Bellocchio 2017; Claudio Giovannesi 2018; alla memoria di Claudio Caligari 2019 e, infine, nel 2020 a Paolo Benvenuti.