Hanno bloccato l’autostrada per ore, tagliando l’Italia a metà, per far sentire la propria voce e chiedere di poter tornare a lavorare con dignità. È quello che è successo questa mattina sul tratto valdarnese della A1 all’altezza di Incisa, dove ristoratori e titolari di altre attività economiche si sono fermati poco dopo la stazione di servizio Arno Ovest.
La protesta, organizzata da Tni Italia, è iniziata intorno alle 9 e mezzo con i manifestanti che si sono fermati verso il chilometro 322 in direzione sud. Dopodiché i ristoratori sono passati anche sull’altra carreggiata, quella che porta a Firenze, fermando così completamente la viabilità. Dignità e libertà le parole gridate ad alta voce a più riprese dai ristoratori che attraverso il loro portavoce Pasquale Naccari, presidente di Tni, hanno chiesto di poter tornare a lavorare, non con aperture all’aperto come previsto dalle ultime misure nazionali, ma in sicurezza con protocolli simili a quelli previsti per autogrill e mense.
In molti hanno espresso anche la propria stanchezza e preoccupazione per la mancanza di ristori e di misure economiche di sostegno adeguate per far fronte a quasi 14 mesi di chiusure. Un discorso che non ha coinvolto solo ristoratori, ma anche titolari di bar e di palestre. La manifestazione si è rivelata pacifica, anche se non sono mancati attimi di tensione; qualcuno dei guidatori rimasti bloccati è sceso per chiedere di riaprire il transito battibeccando con qualcuno dei presenti, situazioni comunque risolte senza ulteriori conseguenze.
Brutto, invece, l’episodio capitato ad un manifestante investito da un’auto: il guidatore, probabilmente temendo di rimanere bloccato a lungo in autostrada, ha forzato il presidio passando dalla corsia di emergenza dirigendosi verso nord. Un ristoratore è riuscito a scansarsi per tempo finendo a terra e senza grosse conseguenze, mentre un altro è stato colpito dall’auto finendo per essere traportato all’ospedale della Gruccia di Montevarchi per accertamenti, ma le sue condizioni fortunatamente non sono apparse gravi. L’automobilista comunque è stato individuato dalla polizia stradale e fermato al casello di Barberino del Mugello da una pattuglia stradale di Firenze Nord.
Un’iniziativa che ha comunque ricevuto il supporto e la comprensione di molti automobilisti e camionisti in transito lungo Pian di Rona, con tanti suoni di clacson e incitamenti nei confronti dei manifestanti. La situazione adesso sul tratto autostradale sta tornando a normalizzarsi, con il traffico riaperto in entrambe le direzioni. La manifestazione infatti si è conclusa poco dopo le 14.